Avellino, il sindaco dimissionario finisce ai domiciliari

il manifesto INTERNO

Gianluca Festa si era dimesso dall’incarico di sindaco di Avellino il 26 marzo, quando era emerso che era indagato dalla Procura della Repubblica della città irpina. Sperava in questo modo di evitare l’arresto. Ieri, però, è finito ai domiciliari. La misura cautelare nei suoi confronti è stata eseguita neppure 24 ore dopo l’insediamento del commissario prefettizio, che avrà il compito di traghettare la città fino alle elezioni in calendario a giugno. (il manifesto)

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E dunque al fine di reperire i fondi per finanziare la manifestazione l'ex primo cittadino Gianluca Festa si prodiga in prima persona per cercare sponsor. La manifestazione di interesse per il festival del cioccolato era andata deserta. (ilmattino.it)

Ad inviarli la Procura di Avellino, guidata da Domenico Airoma, su richiesta del presidente della commissione antimafia, Chiara Colosimo. Gli atti di indagine sull'amministrazione Festa arriveranno anche sul tavolo della Commissione Parlamentare Antimafia. (ilmattino.it)

che è stata e sarà assicurata la comunicazione al pubblico della astensione, con modalità tali da determinare il minimo disagio per i cittadini, fra l'altro dando tempestiva comunicazione dell'iniziativa mediante pubblicazione sul sito internet della Camera Penale Irpina www. (Ottopagine)

Le due città: tra moralisti e moralizzatori, è l'ora che i cittadini scelgano

Tra coloro che hanno rispedito al mittente la richiesta, Giuseppe Violante della City Green Light srl. Ma non tutti gli imprenditori contattati dall'ex sindaco hanno accettato le sue proposte. (ilmattino.it)

Gli avvocati penalisti del Foro di Avellino insorgono contro la fuga di notizie sulle inchieste in corso al comune di Avellino e che giovedì scorso hanno portato all'arresto del sindaco dimissionario Gianluca Festa, dell'ex dirigente comunale Filomena Smiraglia e dell'architetto Fabio Guerriero. (ilmattino.it)

“Se l’organizzazione della vita pubblica venisse affidata al diavolo, egli stesso non saprebbe immaginare nulla di più ingegnoso”. Simone Weil, Nota sull’abolizione dei partiti politici (1943) Le due città: tra moralisti e moralizzatori, è l'ora che i cittadini scelgano La crisi scuote Avellino, da tempo capitale dell’effimero e quindi dell’indifferenza pubblica (Ottopagine)