Oltre 30 sindaci dei comuni della provincia al Campidoglio per contestarela politica della Raggi sui rifiuti di Roma

Il Messaggero INTERNO

Tedesco ha comunque confermato la sua presenza alla manifestazione proprio perché la questione rifiuti è ancora tutta aperta.Insieme ai sindaci, anche numerosi cittadini dei comuni interessati, che prima dell'inizio della seduta hanno contestato la Raggi e che poi non sono stati fatti entrare nell'aula consiliare.

Dentro, quindi, solo i primi cittadini.

Ordinanza che ieri è stata poi annullatta dal IV Dipartimento tutela e valorizzazione ambientale della Città Metropolitana. (Il Messaggero)

Ne parlano anche altri giornali

Ormai c’è poco da fare e sul tema dei rifiuti, tra Regione e Campidoglio è scontro totale. Ma c’è di più perché Bruxelles si chiede come mai “se esiste una sovraccapacità di trattamento meccanico-biologico disponibile in Regione, nel Lazio si sono verificati episodi di mancata raccolta dei rifiuti urbani a Roma”. (LA NOTIZIA)

In particolare in molte zone vi sono ancora i secchioni della ditta precedente molti dei quali logori e non più idonei. Il sindaco pensi a far rispettare il mandato e il contratto al gestore privato del servizio di igiene urbana nella città di Bracciano, invece di occuparsi a fare dichiarazioni politiche. (TerzoBinario.it)

Il duro attacco al leader della Lega arriva dal sindaco di Roma Virginia Raggi che, intervistata da El Pais, propone un fronte di primi cittadini contro il leghista. I sindaci, che si occupano di problemi di trincea, non hanno tempo per i selfie con le giacche della polizia”. (L'HuffPost)

E hanno scelto il "cuore" di Roma, il cuore popolare di Testaccio. Un break per Di Maio dai soliti attacchi di Salvini, le bacchettate di Grillo, i grattacapi che gli riserva Viriginia, Raggi questa volta. (Leggo.it)

Egregio presidente, nel corso del 2019 il dialogo in materia di rifiuti tra Ministero dell'ambiente, Regione Lazio e Roma Capitale è stato continuo e assiduo. Il Piano regionale punta anche al riequilibrio territoriale degli impianti e all'autosufficienza del Lazio nella chiusura del ciclo dei rifiuti». (Il Messaggero)

La stessa motivazione ha spinto i parlamentari del frusinate come Fontana, Frusara o Sentieri a chiedere ai colleghi “romani” un cambio di marcia. Alla Pisana, la metà ha votato contro la proposta di Marco Cacciatore di istituire l’Ato di Roma così da evitare che la Capitale grava sulla sua provincia. (Il Messaggero)