Dopo oltre 40 anni di viaggio la Voyager 1 rileva strano ronzio nel vuoto dello Spazio interstellare

Osservando le onde di propagazione delle tempeste solari gli scienziati provano a dedurre la densità del mezzo interstellare.

"Il mezzo interstellare è come una pioggia tranquilla o leggera", ha detto l'astronomo James Cordes della Cornell University.

Quella leggera pioggia, secondo il team, suggerisce che potrebbe esserci più attività di basso livello nel mezzo interstellare di quanto gli scienziati si aspettassero. (Sputnik Italia)

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Tali dinamiche potrebbero rivelarsi utili per tracciare la distribuzione spaziale del plasma, quando non viene ‘sconvolto’ dalle intemperanze del Sole. Il segnale, per gli astrofisici, costituisce il ‘mormorio’ del gas interstellare, che si presenta debole ma continuo. (Global Science)

Come suggerisce il nome stesso, il rivelatore registra eventi di oscillazione del plasma interstellare indotti dall’attività stessa del Sole. La Nasa stima che, per inviare un segnale alla Terra, Voyager consumi circa 22 watt (Media Inaf)

Il mezzo interstellare e infatti “quasi vuoto”: qualcosa c’è e quello che si può trovare in quegli enormi spazi che esistono tra le stelle é come una leggera pioggerellina se paragonata quello che c’è in un sistema stellare. (Notizie scientifiche.it)