Debito Argentina, si tratta ancora. Sostegno del Fmi all’offerta di ristrutturazione

Gaucho News ESTERI

Debito Argentina, nuova proposta dei creditori.

Nel frattempo è il fondo monetario internazionale a rinnovare il suo appoggio alla proposta argentina.

na settimana chiave per i negoziati tra il governo dell’Argentina e i creditori internazionali sull’offerta di ristrutturazione del debito.

Il ministro dell’Economia Guzmán in un recente incontro con la missione tecnica Fmi. . Il mercato, dal cantuo suo, segnala ottimismo in merito alla nuova proroga dei negoziati al 12 giugno. (Gaucho News)

Ne parlano anche altri giornali

Il gruppo Ad Hoc “si sarebbe mosso nella direzione giusta rispetto all'offerta precedente ma l'avvicinamento è insufficiente in relazione alle necessità del paese”. L’Argentina in bilico rinvia l’ultimatum ai creditori Il ministro dell’Economia, Guzman, ammette che entro il 2 giugno non sarà facile chiudere la trattativa. (Il Sole 24 ORE)

Sono numerosi i motivi che fanno pensare ad un esito positivo per l'Argentina, ancora una volta chiamata ad evitare un default che la metterebbe in ginocchio in uno dei momenti più difficili della sua storia. (Vatican News)

Perché al di là del default tecnico già dichiarato il mese scorso, in queste ore di parla solo di interessi e non del debito sovrano di 68 miliardi di dollari che espone la Casa Rosada ad un vero default, il nono nella sua storia. (la Repubblica)

E indebolito la capacità dello Stato di ripagare gli oneri in valuta estera, esplosi durante il passato governo. A fine 2019 il rapporto era esploso al 90%, di cui ben il 70% in valuta estera. (Il Fatto Quotidiano)

a 14 anni la vittima più giovane di coronavirus in Argentina. Fino a ieri la vittima più giovane per coronavirus in Argentina era un 19enne di José Carlos Paz, località della privincia di Buenos Aires: un 19enne affetto da Hiv e che aveva contratto anche una meningite criptococcica. (Gaucho News)

“Un debito contratto – ha spiegato Fernandez – può essere sostenibile sempre che non danneggi profondamente la popolazione. Con 16.000 casi e poco più di 500 decessi questa strategia sembra aver funzionato; il virus è stato circoscritto sostanzialmente nella grande Buenos Aires, dove vive il 40% della popolazione. (ISPIonline)