Buoni Fruttiferi ordinari postali (trentennali): cosa devi sapere

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Notizie Ora ECONOMIA

Soprattutto nell’ultima decade è aumentato il contenzioso tra consumatori e Poste Italiane per gli importi riconosciuti dall’intermediario finanziario ai beneficiari.

Poste Italiane ha emesso i buoni serie O dal 01.07.83 al 30.07.84 per poi emettere i buoni serie P dal 01.07.84 e fino al 30.06.86.

Buono serie Q di £.1.000.000 su modulo aggiornato serie Q, emesso per lo più a partire dagli anni ’90.

I beneficiari di buoni serie P, emessi tra 01.01.86 e 30.06.86, hanno diritto ai rendimenti recati a tergo dei titoli fino al 01.07.86.

In particolare, i beneficiari di buoni serie O, nonché i beneficiari di buoni serie P emessi fino al 31.12.85, hanno diritto a vedersi riconosciuti i maggiori rendimenti previsti a tergo dei buoni fino al 1° gennaio 1987. (Notizie Ora)

Ne parlano anche altri giornali

Le condizioni ed il rimborso. Le condizioni in vigore dal 7 novembre relative al buono 170° CDP – Fedeltà comunicano che il rendimento effettivo annuo lordo alla scadenza dei quattro anni sarà dell’1%. (Investire Oggi)

In rapporto alla popolazione, primato regionale per Chieti sui buoni postali (quasi due buoni per abitante) e primo posto per L’Aquila sui libretti (una media di 8 libretti ogni dieci abitanti). Numeri da record in provincia di Chieti. (www.noixvoi24.it)

I buoni fruttiferi postali e i libretti postali restano tra le forme di risparmio più amate dagli italiani, e la provincia di Isernia ne offre conferma con oltre 410.000 sottoscrizioni. (isnews)

I risultati di bilancio del terzo trimestre 2019 presentati lo scorso 6 novembre confermano il ruolo di Poste Italiane nella gestione del risparmio, con i ricavi in crescita dell’1,7% rispetto allo scorso anno. (IVG.it)

I Buoni Fruttiferi Postali consentono di investire anche piccole somme, non hanno spese di emissione, gestione o incasso, sono esenti da imposta di successione e sono soggetti ad una tassazione del 12,50%. (Levante News)

Emessi per la prima volta nel marzo del 1925 nei tagli da 100, 500, 1.000 e 5.000 lire, anche questi strumenti sono diventati subito la migliore soluzione di risparmio in sicurezza. (Varesenews)