La Nobel Narges Mohammadi: «Protestate per la guerra alle donne in Iran»

L'immagine di Narges Mohammadi proiettata sulla facciata del Grand Hotel di Oslo, il 10 dicembre scorso durante la cerimonia di consegna del Nobel ai parenti della attivista 52 enne in carcere in Iran - Ansa L'attivista iraniana Narges Mohammadi, vincitrice del Premio Nobel per la pace 2023, ha esortato i suoi connazionale a protestare contro una "guerra su vasta scala contro le donne" dopo che le autorità hanno intensificato la repressione che obbliga le donne a obbedire al rigido codice di abbigliamento islamico. (Avvenire)

Ne parlano anche altri giornali

Da 45 anni il popolo iraniano è impegnato in una resistenza per l’ottenimento della libertà, per uno stato democratico iraniano contro un regime che cerca di distruggere una cultura millenaria, quella persiana. (Amnesty International)

Così lo stesso giorno, lo scorso 13 aprile, del suo primo attacco contro Israele, il regime ha dato il via a una nuova ondata di repressione interna, ordinando alla polizia di arrestare le donne accusate di violare le norme sul corretto uso del velo. (La Stampa)

La premio Nobel per la Pace 2023, l’attivista Narges Mohammadi, dal carcere di Evin dove è detenuta per le sue battaglie in favore dei diritti umani è riuscita a diffondere un audio in cui dichiara che la Repubblica islamica è in «guerra totale contro le donne». (Gazzetta del Sud)

Il disperato messaggio vocale dal carcere della Premio Nobel: "Cosa vi chiedo per noi donne"

La campagna 'Nour' prevede una rigida applicazione dell'obbligo di indossare correttamente l'hijab (LAPRESSE)

La premio Nobel per la pace iraniana Narges Mohammadi, detenuta a Teheran dal 2021, ha esortato gli iraniani a sollevarsi contro "la guerra totale contro le donne" nel suo Paese, dopo che le autorità hanno intensificato i controlli sul velo in strada. (Il Messaggero Veneto)

"Donne e uomini iraniani, vi invito, che siate artisti, intellettuali, lavoratori, insegnanti o studenti, all'interno o all'esterno del Paese, a sollevarvi contro questa guerra alle donne". (Milleunadonna.it)