Covid. Morto in carcere il serial killer Donato Bilancia.

il Fatto Nisseno INTERNO

Era soprannominato “il mostro dei treni” o “il serial killer delle prostitute”.

Colpiva anche sui treni, apparentemente in maniera casuale: sceglieva le vittime affidandosi alle circostanze e le freddava senza pietà.

Il serial killer Donato Bilancia (nella foto) è morto a 69 anni di Covid.

Nel giro di sei mesi, alla fine degli anni Novanta, Bilancia aveva terrorizzato l’Italia con i suoi omicidi. (il Fatto Nisseno)

Ne parlano anche altre testate

’ morto dopo 22 anni di reclusione Donato Bilancia, il più efferato serial killer della storia criminale italiana. Il 16 ottobre 1997 il primo delitto: Bilancia uccide a Genova Giorgio Centanaro nella sua casa, soffocandolo con del nastro adesivo. (Il Piccolo)

Questo il profilo dell'omicida, tracciato all'Adnkronos dal criminologo Donato Lavorino che sul mostro della Liguria ha anche scritto il libro 'Nella mente del serial killer'. «Poteva essere catturato molti mesi prima, le indagini furono frammentate e non capirono che il serial killer era solo uno. (GenovaToday)

Soprannominato il «mostro dei treni», doveva scontare 13 ergastoli per 17 omicidi. Nel marzo del 1998 uccide in quattro occasioni diverse altrettante prostitute. (Corriere TV)

Nel suo passato, però, spunta spesso Capaccio Paestum: la sua famiglia, infatti, possedeva una villetta alla Laura acquistata per trascorrere le vacanze al mare e dove si trasferì stabilmente, nel 1980, quando il terremoto rase al suolo la loro abitazione in Basilicata. (StileTV)

Bilancia aveva portato la sua mente criminale anche in provincia di Alessandria, dove nel 1998 uccise a sangue freddo due metronotte. (Telecity News 24)

La uccide, poi si masturba sul suo cadavere come squallido oltraggio. Ma Bilancia poi confesserà, il primo omicidio non si scorda mai. (ilGiornale.it)