Questioni di referendum: la firma digitale tra cannabis e green pass

The Intruder News INTERNO

Passato sotto silenzio politico, il successo del primo referendum digitale sulla cannabis in meno di 24 ore è stato strumentalizzato nel contrapposto alle diverse proposte referendarie riunite sotto il cappello “abolizione del green pass”.

Se il silenzio politico attorno al referendum sulla cannabis ha sollevato questioni come quella sottolineata da Emma Bonino così come proposta dall’Ansa – “C’è poi l’imbarazzo dei grandi partiti progressisti, che ancora non ho capito dove si collocano. (The Intruder News)

La notizia riportata su altri giornali

"Ora siamo al lavoro per difendere il referendum e sostenere le ragioni della sua ammissibilità - prosegue - continuando a informare e mobilitare i cittadini sul tema". "Ma il decreto - denuncia Magi - sta definitivamente condannando alla chiusura tutta la filiera della cannabis light" (La Repubblica)

Nel pomeriggio, infatti, la Corte di Cassazione ha validato le oltre 600mila firme raccolte dal comitato promotore “Referendum cannabis legale“, che ha commentato la decisione con un Tweet in cui festeggia l’arrivo del primo via libera. (Il Fatto Quotidiano)