Quanto guadagna Draghi? Nulla (da presidente del Consiglio)

QuiFinanza INTERNO

Spulciando l’ultima dichiarazione dei redditi del presidente del Consiglio – quella del 2020 relativa al periodo di imposta 2019 – ‘Super Mario’ dichiara un imponibile di poco più di 581mila euro, 581.665 euro per l’esattezza

editato in: da. Nessun compenso per la carica di Mario Draghi a presidente del Consiglio.

“Il sottoscritto Mario Draghi dichiara di non percepire alcun compenso di qualsiasi natura connesso all’assunzione della carica”, si legge nella sua dichiarazione pubblica. (QuiFinanza)

Ne parlano anche altri giornali

Nella dichiarazione Draghi dichiara poi il possesso di dieci fabbricati (uno a Londra) - alcuni in comproprietà e uno in comunione dei beni - e sei terreni. Il premier Mario Draghi fa il 'volontario' e per il suo ruolo istituzionale non percepisce alcun compenso. (leggo.it)

Tra fine giugno e inizio luglio - ha detto Draghi - avremo vaccinato con almeno una dose tutti i fragili e gli over 60». Innanzitutto, Draghi ha confermato che il decreto Sostegni bis sarà approvato la prossima settimana. (Corriere della Sera)

Clamoroso: rinuncia a tutto lo stipendio, e si apprende solo dai documenti pubblicati oggi. di Franco Bechis – Mario Draghi premier per volontariato: sta facendo il presidente del Consiglio italiano senza percepire un euro solo di stipendio. (Imola Oggi)

Il premier Mario Draghi ha rinunciato al compenso per la carica di presidente del Consiglio, che ammonta di norma a 114mila euro lordi. L’ultima dichiarazione dei redditi del capo del governo, quella del 2020 riferita all’anno fiscale 2019 quando Draghi ha terminato il mandato alla guida dell’Eurotower, attesta redditi imponibili per 581.665 euro. (Il Fatto Quotidiano)

Il via libera al provvedimento, che era atteso entro domani, arriverà invece la prossima settimana, come ha annunciato il premier Mario Draghi. Il confronto nella maggioranza va avanti ma restano ancora alcune distanze, nonostante l’intesa di massima raggiunta sullo schema dei ristori, e la lista delle richieste dei partiti continua a crescere (QUOTIDIANO NAZIONALE)