Profondo Rosso: Costruire la PACE

Positanonews ESTERI

Tutti invochiamo la pace, preghiamo perché torni la pace, scrutiamo il cielo nella speranza che piova dall’alto, auspichiamo o pretendiamo che il carnefice e la vittima si incontrino per stringersi la mano … ma ignoriamo come si costruisce la pace. La pace non si costruisce manifestando pro o contro uno dei contendenti; spiando e riferendo ai contendenti parole e fatti veri o non veri; insinuando nell’animo e nella mente dei contendenti pensieri osceni, negativi, devastanti; dicendo ad entrami i contendenti “hai ragione” tutti i torti sono da attribuire al tuo avversario; non si realizza se istighiamo uno od entrambi a mettere armi più efficaci, ad affidarsi a strategie più devastanti; la pace si allontana se, fingendo di aiutare uno dei contendenti, gli forniamo armi obsolete, inutili, armi che avremmo dovuto mandare allo scasso, al macero o ad impianti di recupero delle materie prime. (Positanonews)

Ne parlano anche altri giornali

"La guerra è un inganno, la guerra sempre è una sconfitta, così come l'idea di una sicurezza internazionale basata sul deterrente della paura è un altro inganno. Solo così riusciremo a sviluppare un modello di convivenza in grado di dare un futuro alla famiglia umana. (Il Piccolo)

Lo ha detto il Papa al Regina Coeli rinnovando l'appello che aveva lanciato all'Urbi et Orbi la domenica di Pasqua. . (l'Adige)

" Noi, la Chiesa, siamo proprio quel corpo che Gesù, asceso al Cielo, trascina con sé come in una “cordata”. È Lui che ci svela e ci comunica, con la sua Parola e con la grazia dei Sacramenti, la bellezza della Patria verso la quale siamo incamminati". (ACI Stampa)

E continuiamo a pregare per la pace in Ucraina, in Palestina, in Israele, in Myanmar... Preghiamo per la pace". (La Provincia di Cremona e Crema)

“La guerra è un inganno, la guerra sempre è una sconfitta. Così come l’idea di una sicurezza internazionale basata sul deterrente della paura è un altro inganno”. Le parole del Santo Padre al termine del suo discorso rivolto ai partecipanti al Meeting mondiale sulla fraternità umana organizzato dalla Fondazione Fratelli tutti, ricevuti oggi in udienza (Toscanaoggi.it)

“Rinnovo il mio appello per uno scambio generale di tutti i prigionieri tra Russia e Ucraina, assicurando la disponibilità della Santa Sede a favorire ogni sforzo a tale riguardo, soprattutto per quelli gravemente feriti e malati”. (LAPRESSE)