E' morto Bobby Morrow, uno dei più grandi sprinter di sempre… rimasto sconosciuto

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Proprio a Melbourne infatti vinse i 100, quindi i 200 eguagliando il record del mondo di allora di 20.6 ed infine conquistò l’oro nella 4×100 in 39.5, con il quartetto americano, per un nuovo record del mondo.

Si è spento all’età di 84 anni Bobby Morrow, uno dei più grandi sprinter di sempre del quale si sa davvero poco… per sua scelta.

Ebbene, alle Olimpiadi di Melbourne del 1956, si rese protagonista della miglior prestazione di sempre nello sprint dopo quella di Jesse Owens a Berlino nel 1936… 20 anni prima. (Queen Atletica)

La notizia riportata su altre testate

LEGGI ANCHE—> Venezia, morto bambino di due anni: aveva ingerito una vite. Nel ’56 fu il primo ad eguagliare il record del campione Jesse Owens con la medaglia d’oro nelle tre gare di velocità. (Inews24)

Un mito dell'atletica mondiale (era entrato nella Hall of Fame nel 1989), Morrow aveva riscritto la storia dello sprint nel 1956, firmando uno storico Triplete all'Olimpiade di Melbourne. Nel 1956 a Melbourne il texano conquistò i titoli dei 100, 200 e 4x100. (La Gazzetta dello Sport)

La sua parabola è breve e luminosa: vince le 100 yards ai campionati americani del ’55 e l’anno dopo si ripete sia ai campionati NCAA che AAU. Addio Morrow, lo sprinter che amava la terra. Il texano tre volte oro a Melbourne '56, tripletta olimpica come soltanto Owens, Lewis e Bolt. (Fidal)

Un exploit successivamente compiuto da un altro americano, Carl Lewis (medaglia d'oro anche nel salto in lungo, come Owens, a Los Angeles nel 1984), e dal giamaicano Usain Bolt.Morrow fu nominato sportivo dell'anno dalla rivista Sports Illustrated per il 1956, davanti al giocatore di baseball Mickey Mantle e al pugile Floyd Patterson. (la Repubblica)

Aveva vinto all’Olimpiade di Melbourne ‘56 i 100, 200 e la 4x100: en plein come riuscito ai soli Owens, Lewis e Bolt. Ma fu umiliato prima dei Giochi di Roma.... Paolo Marabini (La Gazzetta dello Sport)

Nell’occasione, Morrow eguagliò il record del connazionale Jesse Owens, un’impresa che fu successivamente compiuta da un altro americano, Carl Lewis (medaglia d’oro anche nel salto in lungo nel 1984), e dal giamaicano Usain Bolt. (Corriere della Sera)