Web tax, al G20 gli Usa «aprono» alla tassa sui giganti digitali

Corriere della Sera ECONOMIA

Ad annunciare la svolta è stato il ministro delle Finanze tedesco Olaf Scholz.

Anche il ministro delle Finanze francese, Bruno Le Maire, ha confermato subito il passo avanti, visto che la Francia è tra i più grandi sostenitori dell’introduzione di una nuova tassa digitale a carico dei grandi gruppi multinazionali del web, da Google ad Amazon e Facebook.

Gli Stati Uniti aprono alla web tax .

Secondo cui gli Usa «vogliono un accordo su entrambi i pilastri»

Gli Stati Uniti del nuovo presidente Biden invece «si impegneranno con forza per affrontare entrambi i pilastri del progetto dell’Ocse, le sfide fiscali della digitalizzazione e una forte tassa minima globale», sostengono anche fonti del Tesoro. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre testate

“Raggiungere un accordo entro l'estate è a portata di mano, soprattutto ora che gli Stati Uniti hanno confermato che stanno abbandonando il principio del porto sicuro", ha detto Le Maire dopo l'incontro Esperti fiscali e funzionari finanziari di tutto il mondo avevano avvertito che la proposta degli Stati Uniti avrebbe potuto consentire a grandi aziende statunitensi come Amazon, Alphabet's Google e Facebook di rinunciare a quanto concordato a livello internazionale. (AGI - Agenzia Italia)

Gli Usa, dunque, sarebbero pronti ad abbandonare quella clausola del safe harbor sulla quale si era tanto dibattuto. Intervenuto sulla questione, il nostro neo ministro dell'Economia Daniele Franco ha parlato di un accordo molto importante. (ilGiornale.it)

'America di Biden fa cadere il veto sulla tassazione dei colossi tecnologici e la strada verso una web tax coordinata a livello globale diventa, se non spianata, molto meno accidentata. Ora questa posizione di principio cade e la trattativa, che comunque non si presenta semplice, può almeno ripartire. (Il Messaggero)

Le multinazionali del web saranno dunque un “di cui” dell’intero progetto di intesa globale Anche il ministro dell'Economia Daniele Franco ha detto che Yellen “ha espresso un rinnovato impegno degli Stati Uniti finalizzato alla ricerca di un accordo multilaterale, sottolineando l'impegno al conseguimento di una soluzione in contesto globale”. (la Repubblica)

Nel corso del vertice G20 la segretaria al Tesoro statunitense Janet Yellen ha affermato che “Gli Usa non sostengono più la clausola del ‘safe harbor’ (porto sicuro) nei negoziati in sede Osce per la tassa digitale” . (Il Fatto Quotidiano)

Ed è solo il primo cambio di rotta definito dal consesso dei ministri delle finanze e dei governatori delle banche centrali. Gli Stati Uniti, tramite il segretario del Tesoro Janet Yellen, hanno spiegato che non si opporranno più a una digital tax per i colossi del web, da Amazon a Zoom, passando per Facebook e Google. (La Stampa)