Columbia, proteste pro Gaza: sgombero rimandato. Studenti e rettrice negoziano

Columbia, proteste pro Gaza: sgombero rimandato. Studenti e rettrice negoziano
Corriere della Sera ESTERI

È stata una lunga notte, quella tra martedì e mercoledì, alla Columbia University. In attesa della visita dello Speaker repubblicano della Camera Mike Johnson, che ha chiesto le dimissioni della rettrice Nemat Shafik per «aver fallito nel proteggere gli studenti ebrei», alle 22 di martedì quest’ultima aveva mandato via email un ultimatum per l’accampamento che continua da otto giorni: a mezzanotte via tutte le tende, sennò «dovremo considerare opzioni alternative per ripulire il Prato Occidentale e ripristinare la calma, in modo che gli studenti possano completare l’anno e laurearsi». (Corriere della Sera)

Su altre testate

Sidney, manifestanti pro-Palestina montano tende all'Università 24 aprile 2024 (Il Sole 24 ORE)

Gli agenti hanno anche sparato pallottole di gomma contro i manifestanti. La polizia ha usato i gas lacrimogeni per disperdere una protesta pro-Gaza nel campus della Emory University di Atlanta. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Prosegue la protesta degli studenti alla Columbia University di New York contro la guerra di Israele nella Striscia di Gaza. Una protesta che, nei giorni scorsi, ha portato all'arresto di centinaia di universitari. (Il Sole 24 ORE)

La rivolta degli atenei Usa. Scontri e arresti per Gaza

A Grand Army Plaza 3.000 ebrei (fra cui Nan Goldin e Naomi Klein) partecipavano a ad un sit-in nei pressi della residenza di Chuck Schumer, presidente del Senato (la più alta carica istituzionale detenuta da un uomo politico ebreo), che in quel momento stava battendo l’approvazione del decreto. (il manifesto)

L’intensità del fenomeno ha pochi precedenti. Si reprimono, a suon di manganelli e arresti, manifestazioni e assemblee in numerose università europee e americane, dalla Columbia a Berkeley e Yale, da Firenze e Pisa a Roma e Torino, si annullano inviti e premiazioni, si sospendono insegnamenti, si proibiscono convegni, si respingono ai confini intellettuali ed esponenti politici colpevoli di solidarizzare con i palestinesi. (il manifesto)

Le manifestazioni, iniziate la scorsa settimana alla Columbia University con l'allestimento del cosiddetto «accampamento di solidarietà a Gaza», sono andate in scena anche a Yale, Harvard, New York University, Mit, fino all'University of Michigan e alla Stanford University, in California. (ilGiornale.it)