Strage prima della Liberazione

Italia Oggi INTERNO

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella Giugno 1944, i tedeschi spadroneggiano nella Val di Chiana, la gente è esasperata. La sera del 18, a Civitella, provincia di Arezzo, nel cuore della Toscana, un gruppo di tedeschi entra in una casa colonica e pretende di mangiare, poi alcuni si dirigono verso il Dopolavoro per abbandonarsi alle libagioni. Qui avviene uno scontro coi partigiani, due tedeschi vengono uccisi. (Italia Oggi)

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"Sicuramente è indispensabile la predisposizione di tutte le misure di sicurezza in una occasione come questa che vede il presidente della Repubblica ospite del nostro territorio. Maddalena De Luca, prefetto di Arezzo, fa il punto a poche ore dall’arrivo di Sergio Mattarella allo stadio comunale di Civitella. (LA NAZIONE)

"Più vado avanti con gli anni e più i ricordi riaffiorano. Anche adesso guardo la piazza e mi torna in mente cosa vidi quella mattina del 29 giugno del 1944 uscendo dal nostro nascondiglio". (LA NAZIONE)

Civitella Val di Chiana (Arezzo), 25 aprile 2024 – “Mi è rimasto impresso tutto quello che accadde in quei giorni, me lo porto dentro. Fa male ripensare a quei giorni, però credo sia importante e giusto ricordare quello che è successo a Civitella". (LA NAZIONE)

Il piccolo borgo medievale di Civitella si prepara ad accogliere il capo dello Stato che ha scelto il paese, teatro dell’eccidio del 29 giugno del 1944, per le celebrazioni del 25 aprile. Di Matteo Marzotti CIVITELLA È il giorno di Mattarella. (LA NAZIONE)

Oltre ad essere il primo cittadino, Tavarnesi, è anche originario di Civitella, ma soprattutto tra i soci fondatori dell’associazione Civitella Ricorda. Di Matteo Marzotti CIVITELLA Quando il presidente della Repubblica scenderà dall’auto in piazza Becattini sarà tra i primi a stringergli la mano, indossando la fascia tricolore. (LA NAZIONE)

Boni La linea della vita che attraversava la mano sinistra del babbo le era sempre apparsa come un solco lungo e profondo. Lo pensò anche il mattino del 29 giugno 1944, distesa in cima al tetto della loro casa, nel centro storico di Civitella, tra le tegole rosse, mentre stringeva quella mano come la cosa più preziosa che le era rimasta. (LA NAZIONE)