È morto Pietro Anastasi, aveva 71 anni

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Alla Juventus Pietro regala anni straordinari fino al 1976 per un totale di 303 presenze e 130 gol.

Quella che da bambino, raccattapalle al Cibali di Catania, lo vede chiedere una foto accanto al suo idolo John Charles.

Ma le cifre e l'attaccamento alla maglia spiegano solo in parte l'amore della gente nei suoi confronti.

Il suo coraggio nelle giocate, le sue reti in acrobazia, il suo spirito da lottatore lo rendono un idolo (. (Sky Sport)

Ne parlano anche altri media

Finita la parabola juventina, passò all'Inter, con cui vinse la Coppa Italia del '78. Di qui la partenza verso Varese, profondo Nord, e il decollo verso il calcio dei big. (Il Messaggero)

Con gli azzurri aveva vinto il campionato d’Europa nel 1968 (segnando anche un gol nella finale contro la Jugoslavia) e asi Mondiali del 1974 in Germania. Aveva esordito in serie A con il Varese debuttando in serie A nel campionato 1967-68. (Corriere della Sera)

In bianconero 258 partite in serie A con 78 reti. Alla Juve vinse tre scudetti nel 1971-1972, 1972-1973 e 1974-1975, disputando inoltre le finali di Coppa delle Fiere, nel 1971, Coppa dei Campioni e Coppa Intercontinentale, queste ultime entrambe nel 1973. (Leggo.it)

Il cordoglio della Juventushttps://t.co/2NeHURxUrn pic.twitter.com/wityKwgnLY — JuventusFC (@juventusfc) January 17, 2020. Chi era Pietro Anastasi. Catanese di nascita, era anche il simbolo di un’intere generazione che dal sud si trasferiva al nord in cerca di fortuna. (CalcioMercato24.com)

In carriera ha vinto per tre volte il campionato italiano, tutte con la Juventus, e anche l'Europeo con la Nazionale nel 1968: è stato uno dei centravanti simbolo del nostro calcio negli anni '60 e '70. (GianlucaDiMarzio.com)