Un arresto per l'assalto agli ebrei

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Un gruppetto di ragazzini, che probabilmente nulla o poco conosce del conflitto israelo-palestinese, figuriamoci della festa del 25 aprile. E che ha come punto di ritrovo la Loggia dei Mercanti, a due passi dal Duomo e dal McDonald's: è qui intorno che bazzicano e spesso trascorrono interi pomeriggi, tantissimi giovanissimi, tra loro molti immigrati di seconda e terza generazione. Una decina di loro si è reso protagonista dell'episodio più violento della parata che anche quest'anno si è tenuta nell'anniversario della liberazione dal nazi-fascismo. (ilGiornale.it)

Ne parlano anche altre testate

, grandissima, festosa. E con il sole. (il manifesto)

Un fiume umano da 100 mila persone riempie oltre due chilometri di serpentone in nome dell’antifascismo e della Festa della Liberazione, in … (Il Fatto Quotidiano)

Insieme a lui tanti lettori – di più, sostenitori – storici del giornale. L’appuntamento era per le 13 alla fermata della metropolitana Palestro. (il manifesto)

Quanto è grande il corteo di Milano se dopo due ore dalla partenza prevista nessuno riesce a muovere un passo, né avanti né indietro, gli appuntamenti saltano, i telefoni non prendono e tutti restano bloccati dove non avevano previsto, dentro spezzoni di altri, e così si conosco e si mischiano, poi quando finalmente si parte in piazza Duomo è già tutto finito ma va benissimo così? Grandissimo e allegro, il 25 aprile di Milano non può essere guardato negli occhi da chi ha deciso da tempo, e già lo annunciava ieri anticipando «tensioni», che l’antifascismo è moneta scaduta e «cessate il fuoco» lo sfogo di una minoranza estremista, eventualmente violenta. (il manifesto)

Nel corteo “laico”, quello di chi è venuto a sfilare «solo e semplicemente perché è il 25 Aprile» e non per alimentare polemiche, non c’è spazio per gli scontri. Bandiere della pace sventolate, agganciate agli zaini e disegnate sul volto. (La Repubblica)

"Quest’anno molto di più". "Perché è importante esserci", dice Daniela, che spinge la carrozzina di suo figlio disabile svoltando in via Palestro "dato che corso Venezia è completamente invaso e non si cammina". (IL GIORNO)