Divulgazione di verbali segreti, nuova inchiesta sul Csm

Calabria 7 INTERNO

Il pm Storari è pronto a riferire al Csm, se l’organo di autogoverno della magistratura lo riterrà necessario

“Ho informato chi di dovere”- afferma Davigo a proposito della vicenda del caso del pm Storari e dei verbali delle dichiarazioni rese ai magistrati dall’avvocato Pietro Amara.

Non avendo risposte sulle iscrizioni, il pm milanese, come forma di autotutela, avrebbe deciso di consegnare i verbali all’allora consigliere del Csm Piercamillo Davigo. (Calabria 7)

Su altri media

Senza informare i propri capi, a partire dal procuratore Francesco Greco. Perché è stato proprio un pm di questo ufficio, Paolo Storari, a consegnare iancora segreti con le deposizioni dell’avvocato siciliano Piero Amara all’allora consigliere del Csm Piercamillo. (Zazoom Blog)

Come riporta Il Riformista “Quei verbali finiscono a giornali e ad altri magistrati. Un gesto che rientra nella divergenza di vedute tra Storari e gli altri magistrati milanesi, col primo che spingeva per iscrizioni nel registro degli indagati e Greco, De Pasquale e Pedio che non lo ritenevano opportuno” (Agenpress)

Il Csm l’ha sospesa dalle funzioni Intanto si è avvalsa della facoltà di non rispondere Marcella Contrafatto, l’impiegata del Csm indagata dai pm di Roma nell’ambito dell’inchiesta sull’invio ad alcune redazioni di giornali di verbali segreti di interrogatori resi a Milano dall’avvocato Piero Amara. (Radionorba)

Pochi mesi dopo che i verbali erano stati consegnati da Storari a Davigo, e mentre le indagini erano in corso, alcuni giornali iniziarono a riceverli con una missiva anonima che ne sollecitava la pubblicazione. (Agenpress)

Si avvale della facoltà di non rispondere la dipendente del Consiglio superiore della Magistratura indagata per calunnia Leggi su rainews (Di venerdì 30 aprile 2021) Il pm di Milano Storari: "Pronto a riferire al Csm". (Zazoom Blog)

Venerdì 30 aprile 2021 - 13:56. La nuova bufera sul Csm. Indagine trasmessa a Roma dalle Procure di Perugia e Milano. Roma, 30 apr. Nello specifico le verifiche dei magistrati chiamano in causa – come scrivono stamane alcuni quotidiani – i verbali, tuttora segretati, e resi in cinque occasioni nel 2019 dall’avvocato siciliano arrestato nel 2018, indagato per i depistaggi dell’inchiesta Eni e per vari episodi di corruzione di giudici. (askanews)