Addio a Christian Boltanski, artista tra Storia, memoria e riconoscimenti

E' possibile che proprio in questa unione, apparentemente inimmaginabile di bellezza estrema e dramma assoluto ci sia una delle lezioni più importanti che l'arte di Boltanski ci lascia

arte in lutto. È morto a 76 anni: col suo lavoro ha restituito l'umanità a chi era stato travolto dalla tragedia. (askanews) - Christian Boltanski, uno degli artisti che hanno contribuito a dare al contemporaneo l'aspetto che conosciamo oggi, è morto a 76 anni. (TIMgate)

Ne parlano anche altri media

A confermare le indiscrezioni di stampa sulla morte di Christian Boltanski è stato Bernard Blistène, ex direttore del Centre Pompidou, il Museo d’Arte Moderna di Parigi, che gli consacrò una grande mostra a inizio 2020. (Corriere del Ticino)

Tra le sue opere l’installazione permanente al Museo per la Memoria di Ustica di Bologna, messa in piedi nel 2007 e attorno ai resti dell’aereo abbattuto il 27 giugno 1980 Boltanski era nato il 6 settembre 1944 da madre cattolica (la scrittrice Marie-Elise Ilari-Guérin) e da padre ebreo di origine ucraine, che dovette essere nascosto dalla moglie per sfuggire alle persecuzioni naziste. (Ticinonews.ch)

Per tutta la vita, Christian Boltanski ha flirtato con la morte, con le immagini della sparizione e l’evanescenza del ricordo. (Il Manifesto)

Per arrivarci, a Teshima, devi avere molta pazienza, il viaggio è lungo. Lì puoi sederti, mettere le cuffie ed ascoltare in silenzio il cuore dell’umanità. (L'HuffPost)

Christian Boltanski a lui dedicato dalla città di Bologna nel 2017; nel 2018, infine, fu insignito della Laurea honoris causa in Discipline storiche dall’Università degli Studi di Bologna. Lo staff del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna ricorda con affetto e stima le numerose occasioni in cui ha avuto l’emozionante privilegio di collaborare con l’artista francese. (sassuolo2000.it - SASSUOLO NOTIZIE - SASSUOLO 2000)

Il padre, infatti, medico di origine ebraica, per sfuggire alla deportazione fu nascosto dalla madre, la scrittrice cattolica Marie-Elise Ilari-Guérin, in una botola sotto il pavimento di casa, dopo che lei stessa aveva chiesto il divorzio per simulare una separazione Era nato infatti il 6 settembre 1944 nella capitale francese, pochi giorni dopo la Liberazione. (la Repubblica)