La parola alla Storia: "Dovrebbe essere una festa patriottica ma sembra un ring"

IL GIORNO INTERNO

Marco Cuzzi, docente di Storia contemporanea alla Statale di Milano, ancora l’ennesima festa del 25 aprile fra le polemiche. Né aiuta lo scenario internazionale, i filopalestinesi, il caso Scurati, Salvini. Che ne pensa? "Sconcertante. Non è, e non sarà la festa patriottica che vorrei, come quella che si svolge a Parigi, il 25 agosto, un tripudio di colori. Un 25 aprile come un tripudio di Tricolori, una festa familiare come il 4 luglio negli Stati Uniti, con fuochi d’artificio. (IL GIORNO)

Su altri media

Il 25 aprile offre l’occasione di fare girare altrove, o di leggere a voce alta, anche nelle piazze, il monologo di uno scrittore censurato da qualche zelante dirigente della televisione pubblica. Il 25 aprile consente a chi contesta il 25 aprile di farlo senza conseguenze. (la Repubblica)

L’occupazione tedesca e fascista in Italia non terminò in un solo giorno. La decisione di scegliere il 25 aprile come “festa della Liberazione” fu presa il 22 aprile del 1946, quando il governo italiano provvisorio, guidato da Alcide De Gasperi, l’ultimo del Regno d’Italia, stabilì, con un decreto, che il 25 aprile dovesse essere “festa nazionale”. (Taranto Buonasera)

La Resistenza invece fu un grande momento di unità del Paese: le Brigate Garibaldi e le Brigate Bianche ( costituite da oltre 65000 cattolici in 180 Brigate) e gli altri Movimenti scacciarono i nazi-fascisti dal Paese. (CatanzaroInforma)

Il fascismo non nasce razzista ma lo diventa sino alle estreme conseguenze, così come il comunismo non nasce dalla libertà ma è stato piuttosto liberticida. Marco Praticelli 25 aprile 2024 (Liberoquotidiano.it)

C'è un solo modo per affrontare il 25 aprile nell'Italia meloniana Le ultime parole di Ignazio Vian (da "Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana") (Today.it)

Anche quest'anno la solita solfa sulla Liberazione: il fascismo è morto 80 anni fa, quindi non può esserci in giro nemmeno un fascista. È giusto festeggiare il 25 Aprile, ma non significa andare addosso a qualcosa che non c'è. (ilGiornale.it)