Covid, medici italiani su obiezioni Oms a indebolimento virus: sono evidenze cliniche

L'agone SALUTE

“Dal 21 aprile non abbiamo più ricoverato pazienti in condizioni gravi – scandisce – Ora noi abbiamo a che fare con una malattia completamente diversa.

Cerchiamo verifiche su sequenze virali – dice il professor Clementi – E non abbiamo notato mutazioni rilevanti: il virus non sembra sia mutato da un punto di vista genetico”.

E questo può derivare o da una caratteristica differente del virus, che non abbiamo dimostrato, o da caratteristiche diverse a livello recettoriale dell’ospite”. (L'agone)

Ne parlano anche altri media

Già, perché il virus è stato codificato per la prima volta lo scorso 2 gennaio mentre l’Oms ha dichiarato l’emergenza mondiale soltanto il 30 gennaio. La frustrazione dell’Oms era apparsa chiara già nella seconda settimana di gennaio, prima dell’impennata di casi a Wuhan del 20 gennaio scorso. (Imola Oggi)

“Ce le comunicano 15 minuti prima di darle alla tv […] I cinesi non danno le informazioni che per legge dovrebbero condividere, dicono. (Il Fatto Quotidiano)

Solo il 20 gennaio le autorità Cinesi furono quasi costrette ad ammettere l’esistenza di questo virus trasmissibile da uomo a uomo. Il problema riguarda il quando e come si è trattata quest’emergenza, a fronte di scelte probabilmente errate. (Lezioni Europa)

Solo dopo un viaggio a Pechino del direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, il 30 gennaio, l’Oms dichiarò quella del coronavirus una emergenza globale. L’Organizzazione mondiale della sanità sarebbe – in particolare – in tensione con Pechino per aver aspettato nel condividere i dati sul genoma del virus. (MeteoWeek)

Giorni fa, un certo numero di riviste scientifiche e tecnologiche cinesi sono state incluse nel database dell'Organizzazione mondiale della sanità per l'epidemia di Covid-19. Dalla terza decade di marzo, 128 riviste mediche cinesi hanno presentato le proprie autorizzazioni all'Organizzazione mondiale della sanità. (Radio Cina Internazionale)

L'OMS dopo le parole di Zangrillo: "Il virus non è diventato meno patogeno". Di redazione Blogo.it lunedì 1 giugno 2020. L'OMS interviene dopo le parole del professor Alberto Zangrillo e precisa che il COVID-19 "non è diventato meno patogeno, siamo noi che ora lo combattiamo meglio". (Polisblog.it)