Nei metalli crolla il rame: cosa significa per l'economia globale

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Il rame è sceso sotto gli 8.000 dollari la tonnellata, toccando il minimo dall’inizio del 2021, poiché i crescenti timori di un rallentamento economico globale stanno provocando una disfatta nei mercati dei metalli industriali.

Anche se nuvole nere si addensano sul fronte della domanda, molti metalli devono ancora affrontare forti vincoli di offerta

Cosa significa il crollo del rame e come leggere il mercato dei metalli?

“Ci sono crescenti preoccupazioni sulla domanda globale”, ha detto Wei Lai, analista di TF Futures Co, da Shanghai, come riportato da Bloomberg. (Money.it)

La notizia riportata su altre testate

Ancora meglio fa il petrolio, che riprende a salire a dispetto dell'incertezza sull'outlook economico, con wti e brent in rialzo di oltre 1,5 punti percentuali, rispettivamente, a 107,4 e 110,7 dollari al barile. (La Sicilia)

Male anche il nichel che cede il 5,8%, lo zinco (-3,8%), l'alluminio (-2,4%) e il piombo (-2%). Pubblicità (La Sicilia)

Il prezzo del rame scivola per la prima volta dal febbraio 2021 sotto gli 8 mila dollari alla tonnellata (3,5%). Male anche il nichel che cede il 5,8%, lo zinco (3,8%), l'alluminio (2,4%) e il piombo (2%) (RagusaNews)

Nel frattempo l’indice ISM manifatturiero, cioè l’indice che valuta l’umore degli addetti all’acquisto del settore manifatturiero USA è calato di ben tre punti. Questo significa che il settore manifatturiero USA non si attende nessuna crescita significativa, anzi un momento relativamente duro, se non una vera e propria recessione Questi significa che non ci saranno restrizioni sulla produzione, ma se la domanda non cresce il prezzo calerà. (Scenarieconomici)