Napoli, l’affetto social dei tifosi azzurri: «Ricordiamo Di Mare allo stadio»

Napoli, l’affetto social dei tifosi azzurri: «Ricordiamo Di Mare allo stadio»

La definizione di “napoletano” potrebbe combaciare esattamente con quella di Franco Di Mare. Geniale, eclettico, capace all’adattamento. Professionale, soprattutto. Una volta aveva detto della sua città: «Siamo il più grande ossimoro vivente noi napoletani» e aveva fatto centro. Gli capitava spesso. Malinconici e ricchi d’entusiasmo, poveri ma solidali con il prossimo, così si autodefiniva e definiva tutti. (ilmattino.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Gli studenti complessivamente circa 100, frequentanti la scuola primaria e secondaria di primo grado, sono stati sensibilizzati sull’importanza di comportamenti responsabili per renderli pienamente consapevoli dei loro diritti e doveri e sviluppare i propri interessi in una società giusta, priva di prevaricazioni e violenze. (Frosinone News)

Chiunque, nella città volsca, si è fermato almeno una volta a gustare un caffè e ad intrattenersi con uno scambio di battute con Mario, apprezzato e tanto amato per la sua simpatia, la sua gentilezza, la sua educazione. (Frosinone News)

La notizia della scomparsa di Di Mare ha destato profondo cordoglio nel mondo del giornalismo e tra quanti lo hanno conosciuto ed apprezzato. Dolore e richieste di giustizia (Positanonews)

Franco Di Mare, la figlia e la moglie: “Continueremo la sua battaglia”

"Improvvisamente mi è arrivato un messaggio di una collega. Franco è morto. Io non l’ho mai vissuto come l'inviato di guerra solamente o come il collega importante. L'ho veramente vissuto come un vice papà, un fratello maggiore". (Fanpage.it)

''Continuare la battaglia che ha intrapreso papà perché la sua malattia sia riconosciuta come professionale mi sembra il minimo che io possa fare per onorarlo – dice la figlia intervistata da La Repubblica insieme alla moglie di Di Mare, Giulia Berdini – Con la persona con cui collaborava da anni, Jean Pierre El Kozeh, proseguiremo, come papà ha chiesto, il percorso che aveva intrapreso”. (Luce)