Stoltenberg solo in Ucraina. I 32 alleati della Nato non lo seguono (di L. Bianco)

I missili occidentali sparati dall'Ucraina contro obiettivi militari della Russia in territorio russo? Uno scenario, quello proposto dal segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, che per il momento rimane fuori dalla realtà. Il silenzio gelido con cui i 32 membri dell’Alleanza Atlantica accolgono l’intervista del norvegese all’Economist la dice lunga su quanto, in Occidente, l’idea di rischiare un allargamento del conflitto tra Kiev e Mosca, sia l’ultima delle opzioni sul tavolo. (L'HuffPost)

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Le possibilità di escalation della guerra in Ucraina continuano ad aumentare e questa volta a suggerirlo è la NATO stessa. (L'INDIPENDENTE)

"Stoltenberg o ritratta o si scusa o si dimette, perché parlare di guerra, parlare di usare le bombe, i missili, le armi italiane, che abbiamo mandato all'Ucraina per difendersi sul suo territorio, invece per combattere, colpire e uccidere fuori dal suo territorio, non in nome mio, non in nome della Lega, non in nome del popolo italiano". (ilmessaggero.it)

Flavia Famà cerca di ricostruire le origini di un conflitto storico – fatto di uccisioni, sparizioni, deportazioni, violazioni continue dei diritti umani – e i tentativi di realizzare una tregua mai realmente raggiunta e forse nemmeno realmente voluta, almeno da alcune delle parti in guerra. (Frosinone News)