Berlusconi, la confessione dell’ex giudice: “Ha subito una grave ingiustizia”

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“Come si sono svolte le vicende… Ma a mio parere è stato trattato ingiustamente e ha subito una grave ingiustizia“.

Il post di Antonio Tajani su Twitter. “Ma chi è che dall’alto ha deciso che la Cassazione doveva condannare Berlusconi?

Si tratta, come evidenziato, di una “confessione” postuma arrivata per voce dell’ex giudice di Cassazione Amedeo Franco a colloquio con Silvio Berlusconi.

La confessione dell’ex giudice Franco. (Thesocialpost.it)

Su altri giornali

– domanda ora Antonio Tajani di Forza Italia -Chi era il regista del complotto che ha cambiato la storia della politica italiana degli ultimi anni? «Ai danni del presidente Berlusconi e delle istituzioni del nostro paese è stato ordito un golpe. (Live Sicilia)

Il penalista poi aggiunge: "cosa abbia spinto Franco a raccontare tutto allo stesso Berlusconi, questo non lo so. Sono sempre stato sorpreso da quella sentenza. (Tiscali.it)

Lo avrebbe detto - secondo un'intercettazione ambientale trasmessa nel programma tv "Quarta Repubblica" Amedeo Franco, uno dei giudici chiamati a decidere nel processo contro l'ex oremier sui diritti tv Mediaset. (L'Unione Sarda.it)

L'audio del magistrato su Berlusconi. Quel processo, secondo il magistrato, fu “un plotone d'esecuzione”. Il leader della Lega esprime la sua “solidarietà a Silvio Berlusconi per il processo farsa di cui è stato vittima” e promette una “profonda riforma della giustizia”. (QUOTIDIANO.NET)

E anzi davanti al consiglio superiore della magistratura dichiarò di non essersi sentito né condizionato né influenzato nel lavoro di redazione delle motivazioni della sentenza. “Berlusconi deve essere condannato a priori perché è un mascalzone! (Il Fatto Quotidiano)

Il vicepresidente di Forza Italia paragona quindi il caso Berlusconi “al caso Dreyfus: non vorremmo che a nessun cittadino italiano capiti quello che è capitato a lui”. Negli audio Franco parla della sentenza di condanna a 4 anni dell’ex premier definendola “una porcheria”, un giudizio “guidato dall’alto”. (Il Riformista)