Caccia alle reclute, Polonia e Lituania offrono aiuto a Kiev per riconsegnare gli uomini fuggiti

la Repubblica ESTERI

BERLINO – La pressione sugli ucraini fuggiti all’estero sta salendo alle stelle: Kiev vuole costringerli a tornare in patria a combattere. Nei giorni scorsi il ministro degli Esteri Dimitri Kuleba aveva già annunciato che avrebbe sospeso i servizi consolari per i concittadini rifugiati in altri Paesi “per ripristinare un comportamento giusto” verso il reclutamento. In sostanza, per impedire loro … (la Repubblica)

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La misura arriva poche settimane prima delle nuove norme fissate per rendere più stringenti le procedure di mobilitazione nel Paese, con le quali si mira ad arruolare ulteriori 500 mila persone nelle forze armate. (Corriere del Ticino)

La legge è risultata molto impopolare tra gli ucraini, soprattutto perché, diversamente da quanto annunciato, non è stata confermata la smobilitazione dei soldati dopo 36 mesi al fronte. (La Svolta)

Il presidente, Volodymyr Zelensky, ha così da poco firmato una nuova legge sulla mobilitazione - che rende l'intero procedimento "più efficace e trasparente" - e nel contempo annuncia una stretta sui maschi adulti residenti all'estero. (Adnkronos)

In un clima di crescente tensione, i ministri della Difesa di Lituania e Polonia, dopo che Kiev questa settimana ha annunciato la sospensione dei servizi consolari per i cittadini che si trovano all’estero, giovedì hanno dichiarato la propria intenzione ad assistere Zelensky. (Il Fatto Quotidiano)

Il numero dei tentativi di fuga è decisamente aumentato da quando il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha richiamato alle armi ulteriori uomini in età compresa tra 18 e 60 anni. Dall’inizio della guerra, circa 30 ucraini sono morti nel tentativo di attraversare illegalmente il confine dell’Ucraina con Polonia, Romania o Ungheria. (ByoBlu)

Varsavia aiuterà Kiev a riportare in Ucraina i suoi uomini in età militare, in seguito alle nuove modifiche alle leggi sui passaporti e sul servizio consolare per gli uomini ucraini che vivono all'estero: lo ha detto il ministro della Difesa polacco Wladyslaw Kosiniak Kamysz. (Il Messaggero Veneto)