Salario minimo a 9 euro, battaglia che arriverà in consiglio comunale

Primocanale INTERNO

Il Partito democratico e gli altri partiti di opposizione, su proposta del movimento Genova che Osa, propone al comune di Genova, sulla scia di quello di Firenze, di inserire il salario minimo a 9 euro per tutti i contratti in appalto. Tradotto: quando il Comune è appaltante, la società privata che lavora per Genova deve dare la garanzia di pagare almeno 9 euro all'ora. È nata così la proposta di iniziativa popolare che concerne atti o attività di competenza comunale, dichiarate ammissibili ai sensi dell'art. (Primocanale)

Ne parlano anche altre fonti

Martedì 30 aprile, ad Arce, si è tenuto un incontro pubblico per entrare nel merito degli ultimi aggiornamenti sulle problematiche legate al Consorzio di Bonifica Valle del Liri e per analizzare la risposta, fornita dagli uffici preposti, all’interrogazione presentata dalla consigliera Alessandra Zeppieri alla Giunta Regionale e agli assessori competenti della Regione Lazio. (Frosinone News)

Il candidato sindaco Andrea Virgilio interviene sulla ricorrenza del Primo Maggio: “La dignità del lavoro deve essere al centro dell’attenzione pubblica oggi, 1 maggio, come ogni altro giorno dell’anno. (CremonaOggi)

Anche il 1 maggio "è una giornata di lotta al fianco di lavoratrici e lavoratori che vogliono migliorare le proprie condizioni materiali che sono peggiorate in quest'anno anche a causa delle scelte fatte dal governo Meloni: esattamente un anno fa sceglieva di aumentare la precarietà in Italia in barba a tantissime persone, soprattutto giovani e donne, che hanno un contratti di un mese e non sanno se ce l'avranno il giorno dopo e quindi non possono costruirsi il futuro, costruirsi una famiglia se lo vogliono fare". (Adnkronos)

Praiano sostiene il salario minimo. (Positanonews)

Il consigliere del M5S chiede una paga di almeno 9 euro l'ora per quanti lavorano per l'amministrazione PESARO – La proposta: istituire un salario minimo comunale. (Centropagina)

La Costituzione afferma che “il lavoratore ha diritto ad una retribuziones ufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa” ma i dati dicono che la povertà è in aumento a causa di salari che, caso unico tra i principali Paesi Ue, in Italia negli ultimi 30 anni non solo non sono aumentati ma addirittura diminuiti. (La Repubblica)