carlo maria martini: il profeta della chiesa che verrà

«Io ritengo», disse Martini aprendo il primo incontro, «che ciascuno di noi abbia in sé un non credente e un credente, che si parlano dentro, s’interrogano a vicenda».

Di quello parliamo nelle 16 pagine del dossier che Famiglia Cristiana pubblica a dieci anni dalla morte di Martini (31 agosto 2012), aiutati da sua sorella Maris, da autorevoli testimoni e compagni di viaggio (Ferruccio De Bortoli, Marco Garzonio, don Virginio Colmegna), dal suo confratello gesuita, padre Georg Sporschill e dal teologo don Armando Matteo

Presentando la versione integrale di tutta l’iniziativa, papa Francesco ha rilanciato: «Vita, opere e parole del cardinale hanno infuso speranza e sostenuto molte persone nel loro cammino di ricerca. (Famiglia Cristiana)

La notizia riportata su altre testate

Cade dunque quest'anno il decennale della sua scomparsa e l'appuntamento di mercoledì in Duomo alle ore 19 è stato organizzato proprio per ricordarlo. (ilGiornale.it)

I giudici: le singole autorizzazioni per le serate non consentono all’artista di programmare il lavoro (IL GIORNO)

Secondo i ricercatori le varianti che hanno maggiori probabilità di evadere i vaccini o infettare i guariti, emergono da infezioni Covid croniche in persone che non riescono ad eliminare il virus dal proprio organismo, poiché immunocompromesse (IL GIORNO)

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La qualità della persona, la sua capacità comunicativa, l’attrattiva dei valori che propone suscitano un’attenzione che può diventare consenso. Secondo queste visioni approssimative Martini finisce per essere progressista e Giovanni Paolo II conservatore; Milano “è avanti” e Roma “è indietro”, Martini aperto e Benedetto XVI chiuso ecc. (Avvenire)