Morta leonessa nello zoo di Khartum, rischiano altri 4

Nel suo post Salih racconta di essere stato scosso alla vista dei leoni nel parco, chiedendo aiuto a istituzioni e persone interessate a salvarli.

E ieri decine di residenti, volontari e giornalisti sono andati a fare direttamente visita ai felini.

Erano stati fatti tentativi all'ultimo minuto per salvare la leonessa, anche attraverso la somministrazione di liquidi nel sangue, ma non c'è stato nulla da fare: la constatazione della morte è arrivata questa mattina. (QUOTIDIANO.NET)

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I grossi felini, tenuti in gabbie, hanno sofferto di carenze di cibo e medicine per settimane. #SudanAnimalRescue. “Sono stato scosso quando ho visto questi leoni nel parco le loro ossa sporgono dalla pelle”, ha detto Osman Salih. (Tiscali.it)

Un tempo simbolo del parco, i felini sono vittime indirette della crisi che affligge il Paese africano. Stando alle dichiarazioni dei responsabili, la maggior parte dei felini ha già perso i due terzi del peso corporeo standard. (Rai News)

Leoni scheletrici, zoo lager in Sudan. «Sono stato scosso quando ho visto questi leoni nel parco le loro ossa sporgono dalla pelle», ha detto Osman Salih, organizzatore di una campagna per salvare i grandi felini (Sardegna Live)

Stanno facendo il giro del web le foto dei cinque leoni malnutriti e malati tenuti in un parco nella capitale del Sudan, Khartum. «Il cibo non è sempre disponibile, così spesso lo acquistiamo con i nostri soldi per dar loro da mangiare», ha detto Essamelddine Hajjar, manager del parco. (Il Gazzettino)

La svolta è arrivata grazie alle foto e ai video di Osman Salih, che ha reso la condizione dei leoni di pubblico dominio e virale. Sarà infatti difficile che possano essere liberati in natura, dopo la lunga prigionia e le atrocità che sono stati costretti a subire. (Scienze Fanpage)