Bari, Emiliano: «Portai Decaro dal clan per proteggerlo». Le minacce, la rivoluzione traffico. Che cosa accadde.

Corriere INTERNO

All'epoca il centro storico non era più il fortino delle cosche e un posto da cui tenersi alla larga, e non era neanche il labirinto inaccessibile di vicoli e piazzette degli anni '80 dove i soldati dei clan si esercitavano con il tiro a segno sparando contro la sagoma di un carabiniere sul muro. Ma qui, nella città vecchia, nel cuore antico di Bari, nonostante la riqualificazione urbanistica già avviata in precedenza, la trasformazione che ha poi innescato il boom turistico offrendo ai visitatori scorci da cartolina appetiti dalle grandi produzioni cinematografiche e liberi finalmente dall'assedio delle auto era ancora un percorso in salita gravato non solo da una cappa di scetticismo, ma anche dall'opposizione dei gruppi criminali. (Corriere)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Un segnale “visivo” per marcare le distanze da Forza Italia e Lega. Doveva essere il fiore all’occhiello di Meloni, con la sua figlioccia Colosimo a far da guida alla commissione Antimafia. (la Repubblica)

“Per quanto attiene a quell’episodio in particolare, di quasi venti anni fa, Emiliano non ricorda bene – afferma il sindaco -. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)