Febbre dei prezzi, carrello della spesa e trasporti sempre più cari

L'Eco di Bergamo ECONOMIA

Più che un rallentamento, è una stabilizzazione. E non è certo una notizia del tutto positiva: l’inflazione alle stelle pare ormai strutturale, e ora galoppano i generi alimentari e le spese per i trasporti. A luglio, secondo i dati diffusi ieri dall’Istat, la variazione tendenziale dei prezzi in Bergamasca – cioè l’inflazione su base annua – si è attestata al 6,3%, contro il 6,6% di giugno: una lieve frenata, certificata anche dalla variazione congiunturale dei prezzi (l’inflazione su base mensile) che a luglio si è fermata allo 0,5% contro lo 0,9% di giugno

(L'Eco di Bergamo)

Se ne è parlato anche su altri giornali

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A luglio l’indice dei prezzi al consumo in Italia si è attestato al + 7,9 per cento, con una crescita mensile di 0,4 punti: di poco inferiore l’aumento registrato nel Lazio (+ 7,6) e a Roma (+ 7,5). Se vuoi restare aggiornato sulle notizie di Roma iscriviti gratis alla newsletter "I sette colli di Roma" a cura di Giuseppe Di Piazza (Corriere Roma)

In questo quadro accelera anche la crescita dei prezzi del cosiddetto “carrello della spesa”, che si porta a +9,1%, registrando un aumento che non si osservava da settembre 1984. Al secondo posto c'è Trento, dove il rialzo dei prezzi del 9,5% determina un incremento medio di spesa pari a 2.486 euro per famiglia. (Today.it)

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Pane, pasta, riso, olio, carne, pesce, frutta, verdura: il carrello della spesa, in Italia, vola a un +9,1%, un record mai toccato dal 1984. Roma registra un’inflazione al 7,5%, inferiore alla media italiana, con una spesa maggiore di 1. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

A Piacenza l’inflazione ha toccato l’8,2%, in Italia e in Emilia-Romagna il 7,9%, in Lombardia il 7,7%. Piacenza è tra le città più care d’Italia, con un’inflazione di luglio superiore alla media nazionale, alla media dell’Emilia-Romagna e anche a quella della vicina Lombardia. (Libertà)