M5S, Di Maio non sarà più tesoriere La strategia del passo indietro

Corriere della Sera INTERNO

In teoria, quindi, Di Maio potrebbe mantenere la carica che ricopre dal 2017 e che scade a settembre di quest’anno.

«Gli Stati generali non sono una festa come Italia 5 Stelle, ma un momento di riflessione interna a un partito», commentano fonti di Palazzo Chigi.

Intanto si registra un incontro giovedì scorso — non confermato dall’entourage del presidente della Camera — tra Roberto Fico e lo stesso Di Maio. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre fonti

E per questo ci saranno gli Stati generali, che sarà il primo momento della nostra storia dopo dieci anni per ritrovarci e discutere dei prossimi dieci”, ha concluso Di Maio. Così il leader del Movimento 5 stelle, Luigi Di Maio, ha commentato, in una intervista a Studio aperto, le recenti tensioni interne che hanno portato all’addio di alcuni parlamentari. (askanews)

Come definito dall’articolo 12: “Il tesoriere è il rappresentante legale del Movimento 5 Stelle in tutte le attività economico-finanziarie, ha la responsabilità della gestione amministrativa e della politica finanziaria del Movimento 5 Stelle e ne apre e gestisce i conti correnti bancari e postali”. (ilGiornale.it)

Di Maio potrebbe, dunque, anche mantenere la carica, ma secondo il Corriere ha già deciso di non farlo. Il capo politico dei grillini starebbe lavorando alla nascita di un organo collegiale per suddividere le responsabilità e superare l’attuale crisi dei consensi. (Il Dubbio)

«Dobbiamo sostenere le forze dell’ordine e liberarci della politica corrotta», ha quindi aggiunto Di Maio. Così il ministro degli Esteri e capo politico M5s, Luigi Di Maio, parlando con i giornalisti a margine di un’iniziativa elettorale del Movimento a Lamezia Terme. (Gazzetta del Sud)

Te ne vai a casa e ti fai rieleggere. Per me in Italia invece, come in tanti paesi dell’Europa, se vieni eletto da una forza politica non te ne vai nel gruppo misto se cambi idea. (Italpress)

Credo che il movimento stia attraversando una fase in cui deve cambiare una serie di regole interne, una serie di valori di riferimento, e per questo ci saranno gli stati generali il 15 marzo”. Ad affermarlo il ministro degli Esteri e capo politico del Movimento Cinque Stelle Luigi Di Maio, in un’intervista a Studio Aperto. (Ragusa Oggi)