Meloni e la "strategia del video": blandire gli amici di destra, ma a distanza di sicurezza. Cenni d'intesa con Le Pen

Meloni e la strategia del video: blandire gli amici di destra, ma a distanza di sicurezza. Cenni d'intesa con Le Pen
L'HuffPost INTERNO

Marine Le Pen siede in prima fila al fianco del padrone di casa, Santiago Abascal. La leader del Rassemblement National annuisce e accenna un timido applauso mentre Giorgia Meloni, in video collegamento dall’Italia, infiamma la platea sovranista della kermesse di Vox, organizzata a tre settimane dal voto europeo, che - ne è convinta la premier - porrà fine alle “maggioranze innaturali e controproducenti" che finora hanno fatto il brutto e il cattivo tempo in Europa (L'HuffPost)

La notizia riportata su altri media

Se da un lato la premier esibisce il proprio spagnolo per scavare nelle radici dell’identità clerico-conservatrice della destra europea, dall’altro non abdica alla possibilità di entrare nel grande gioco della prossimo maggioranza europea, con popolari e socialisti, a sostegno del bis di Ursula von der Leyen o chi per lei: che sia Roberta Metsola o Antonio Tajani. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

M… MADRID — Un passo verso Marine Le Pen, l’altro lontano da Ursula von der Leyen. (la Repubblica)

Una tregua imposta dal pragmatismo elettorale. Giorgia Meloni e Marine Le Pen, le donne forti della destra europea, non giocano nella stessa squadra. (ilmessaggero.it)

Convention di Vox, Mani libere sulle alleanze: Meloni punta a essere il «ponte» tra moderati e destre Ue

Dalla convention “Europa viva 24” del partito spagnolo Vox che si è svolta ieri a Madrid, la nuova destra globale ha lanciato soprattutto due segnali, uno di eterogeneità, l’altro di forza. Si presenta con orgoglio come una forza di opposizione e trasformazione, di rottura profon… (La Stampa)

Ma il piano di Giorgia Meloni è sostanzialmente questo: sommare i voti dei Conservatori e quelli dell’ultradestra di Marine Le Pen per incidere sui singoli dossier che passeranno dal Parlamento europeo. (la Repubblica)

Ma al posto della leader di opposizione che nel luglio del 2022 arringava i «patrioti» in un crescendo di no e di decibel, da far tremare le casse e le cancellerie europee, c’era ieri una premier prudente, determinata a contare nel futuro governo di Bruxelles e nel Parlamento europeo. (Corriere Roma)