Pedoporngrafia: 2 arresti e 22 indagati. Le indagini hanno toccato 17 province

Trentino INTERNO

L'attività di polizia giudiziaria nasce da una segnalazione dalla polizia canadese, tramite Europol, in merito alla diffusione sulla rete internet di file dai contenuti pedopornografici attraverso chat di Kik, applicazione di messaggistica istantanea

Gli arresti, si spiega ancora, sono stati eseguiti nell'ambito della maxioperazione Big Surprise di contrasto alla divulgazione sulla rete internet di materiale pedopornografico, coordinata dal Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online. (Trentino)

La notizia riportata su altri media

Due persone sono state arrestate e altre 22 indagate nell'ambito di un'indagine contro la pedopornografia online condotta dalla polizia postale di Firenze e coordinata dalla procura fiorentina. (Alto Adige)

Uno dei due di 45 anni finito in manette è “recidivo” per reati di violenza sessuale, l’altro di 47 anni risulta incensurato. Secondo quanto accertato dalla Polposta, coordinata nelle indagini dal Pm Ester Nocera, i file venivano trovati i sul dark web, attraverso specifici software. (Rai News)

Ma sono 14 i toscani perquisiti, 24 gli indagati. Gli arresti rientrano nell’ambito della maxioperazione “Big Surprise” di contrasto alla divulgazione sulla rete internet di materiale pedopornografico, coordinata dal Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online. (Corriere Fiorentino)

Gli arrestati sono un 45enne della provincia di Pistoia, "recidivo" spiega la polizia, e un 47enne della provincia di Firenze, accusati di detenzione di ingente quantità di materiale pornografico realizzato utilizzando minori degli anni 18. (Trentino)

Nell'ambito della stessa operazione denominata "Big surprise" (che ha coinvolto 9 regioni sparse in tutta Italia) è finito in manette anche un 47enne della provincia di Firenze Migliaia di foto e video pedopornografici: arrestato 47enne. (valdinievoleoggi.it)

E’ il risultato dell’operazione della Polizia postale di Firenze denominata «Big Surprise», che ha consentito di bloccare una rete di maniaci radicata soprattutto in Toscana, dove gli investigatori hanno fatto 16 perquisizioni, ma l’indagine ha coinvolto anche residenti in altre 8 Regioni italiane. (La Stampa)