Femminicidio di Aosta, lettera del papà di Auriane: «Perché Sohaib Teima non aveva il braccialetto elettronico?»

Corriere della Sera INTERNO

«Questo ulteriore femminicidio non sia vano». A scriverlo è Ludwig Laisne, padre di Auriane, la ventiduenne di Lione trovata morta il 5 aprile scorso in una chiesetta diroccata a La Salle, Aosta. Il compagno della ragazza, Sohaib Teima, di 21 anni, di Fermo, è «gravemente indiziato» del delitto. E su di lui già gravavano provvedimenti per precedenti episodi di violenza e maltrattamenti. Così il padre interroga la magistratura francese sul suo operato. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri media

"Perché - scrive Ludwig - il suo aguzzino ha potuto avvicinarsi a lei nonostante il divieto di avvicinamento? Perché non ha dovuto indossare il braccialetto elettronico? Perché quando a febbraio era stata chiesta una detenzione provvisoria, il procuratore di Lione non l'ha disposta subito, lasciando così verificarsi il dramma?". (La Repubblica)

Così in una lettera ai media Ludwig Laisne, padre di Auriane, la ventiduenne di Lione trovata morta il 5 aprile scorso in una chiesetta... "Questo ulteriore femminicidio non sia vano". (Virgilio)

"Questo ulteriore femminicidio non sia vano": è la speranza affidata a una lettera ai media di Ludwig Laisne, padre di Auriane Nathalie Laisne , la ventiduenne di Lione trovata morta il 5 aprile scorso in una chiesetta diroccata a La Salle, Aosta (Sky Tg24 )

Un 49enne di origini campane ma residente nella Città Martire, già noto alle forze dell’ordine, si è consegnato ai Carabinieri della Stazione di Cassino che lo hanno tratto in arresto in ottemperanza ad un provvedimento di esecuzione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Frosinone. (Frosinone News)

«Perché il suo aguzzino ha potuto avvicinarsi a lei nonostante il divieto di avvicinamento? Perché non ha dovuto indossare il braccialetto elettronico? Perché quando a febbraio era stata chiesta una detenzione provvisoria, il procuratore di Lione non l'ha disposta subito, lasciando così verificarsi il dramma?» Sono le domande di Ludwig Laisne, padre di Auriane Nathalie, 22enne uccisa tra il 26 e il 27 marzo nella cappella diroccata di Equilivaz, a La Salle (Gazzetta Matin)

Il compagno, Sohaib Teima, di 21 anni, di Fermo, è "gravemente indiziato" del delitto. "Perché - scrive Ludwig - il suo aguzzino ha potuto avvicinarsi a lei nonostante il divieto di avvicinamento? Perché non ha dovuto indossare il braccialetto elettronico? Perché quando a febbraio era stata chiesta una detenzione provvisoria, il procuratore di Lione non l'ha disposta subito, lasciando così verificarsi il dramma?". (Il Messaggero Veneto)