Seid Visin suicida, la lettera shock: «Sguardi schifati per la mia pelle»

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“l disagio e la sofferenza che sto vivendo io sono una goccia d’acqua in confronto all’oceano di sofferenza che sta vivendo chi preferisce morire anziché condurre un’esistenza nella miseria e nell’inferno.

Il giovane, proveniente dall’Etiopia, era stato adottato all’età di sette anni: nella lettera pubblicata dal Corriere della Sera, tutta la sofferenza di una vita che rimarcano l’inadeguatezza di una società su alcuni temi delicati. (Samp News 24)

Se ne è parlato anche su altre testate

E in merito alle parole riportate da tutti i media circa lo ‘j’accuse’ contro il razzismo: “Abbiamo trovato nostro figlio impiccato e nessun messaggio vicino il suo corpo. Morte Seid Visin, il ricordo dell’ambiente Milan. (Periodico Italiano)

Il padre ha voluto chiarire il motivo del suicidio. Enrico Ianuario. Seid Visin, ragazzo di 20 con un passato nelle giovanili del Milan, ieri è stato ritrovato senza vita nel suo appartamento. Oggi il padre adottivo di Seid Visin ha voluto fare chiarezza in merito al gesto tragico del figlio adottivo. (Pianeta Milan)

Le parole di Walter Visin, padre adottivo di Seid, smentiscono il possibile collegamento del 20enne e un suo post pubblicato su Facebook alcuni anni fa. Venerdì l’associazione “Mamme per la pelle”, che si batte contro le discriminazioni razziali, aveva […] (Il Fatto Quotidiano)

Ma nessun legame con il suo suicidio, basta speculazioni". Non ci sono motivazioni legate al razzismo dietro il suicidio di Seid Visin, ex calciatore delle giovanili del Milan e del Benevento che si è tolto la vita a soli 20 anni nella sua casa di Nocera Inferiore. (ilGiornale.it)

Una tragedia che ha sconvolto una nazione e anche tutti gli appassionati di calcio: Kean ricorda Seid Visin – . Il suicidio di Seid Visin ha sconvolto un’intera nazione: l’ex calciatore delle giovanili del Milan si è tolto la vita a soli 20 anni. (Juventus News 24)

In passato il giovane aveva scritto una lettera-monito nella quale aveva raccontato di non sopportare le allusioni razziste, le battute, gli attacchi e gli sguardi delle persone. Siamo il Paese dell’integrazione quando sei un giovane talento o quando segni il gol decisivo in una partita importante, ma che si rifiuta di essere servito al ristorante da un ragazzo di colore. (Ticinonline)