Sivio Berlusconi dimesso dall’ospedale: il leader di FI lascia il “San Raffaele”

Quotidiano di Sicilia SALUTE

Il presidente del Monza ha lasciato l'ospedale dopo 3 giorni di ricovero: ecco quali sono le sue condizioni di salute Può tirare un sospiro di sollievo Silvio Berlusconi. Il leader di Forza Italia, infatti, è stato dimesso dall’ospedale “San Raffaele” di Milano, dove si trovava ricoverato da lunedì sera per via di alcune visite di controllo protrattesi per qualche giorno. Berlusconi ha abbandonato il nosocomio in macchina con la compagna Marta Fascina, salutando i cronisti e le persone che lo attendevano all’esterno della struttura. (Quotidiano di Sicilia)

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Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha appena lasciato in auto l'ospedale San Raffaele di Milano dove era ricoverato da lunedì scorso. In macchina con lui la compagna Marta Fascina. Il Cavaliere con un cenno della mano ha salutato i cronisti e i curiosi che lo attendevano all'esterno della struttura. (Il Sole 24 ORE)

L'ex premier era stato ricoverato a gennaio 2022 per un'infezione partita dalle vie urinarie e trattata con una forte cura antibiotica. L'ultimo ricovero di Berlusconi al San Raffaele risaliva a gennaio dello scorso anno. (Adnkronos)

1' DI LETTURA Indossando un completo scuro, Silvio Berlusconi ha lasciato l’ospedale San Raffaele di Milano poco prima delle 13.45, uscendo in auto dall’ingresso di via Olgettina 60. (Livesicilia.it)

Silvio Berlusconi è stato ricoverato all'ospedale San Raffaele di Milano per dei controlli dopo alcuni dolori non meglio precisati. (Fanpage)

Il leader di Forza Italia era arrivato nella struttura di via Olgettina lunedì con un appuntamento programmato, secondo indiscrezioni per effettuare una serie di accertamenti anche sui dolori alla schiena che lo affliggerebbero da qualche tempo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Berlusconi è andato via in auto, intorno alle 13.45, dall’uscita di fronte alla ricicleria di via Olgettina 60 senza rilasciare dichiarazioni, solamente accennando un saluto con la mano ai cronisti e ai curiosi che l’aspettavano. (Gazzetta del Sud)