Tonfo del petrolio: i rischi della decisione OPEC
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Prezzo del petrolio in ribasso: l’ultima decisione dell’OPEC+ di allentare i tagli alla produzione è nel mirino.
Il ritmo accelerato di vaccinazioni negli Stati Uniti contrasta con le battute d’arresto altrove.
Nella mattinata del 5 aprile, il prezzo del petrolio viaggia in territorio negativo, con tonfi oltre l’1%.
Cosa aspettarsi davvero dall’aumento di produzione del petrolio?
La banca prevede un forte rimbalzo della domanda di petrolio quest’estate che richiederà altri 2 milioni di barili al giorno di produzione da luglio a ottobre
La notizia riportata su altri media
Petrolio Brent: strategie operative. In caso di superamento della resistenza scaturente dai minimi del 24 dicembre 2018 e del 6 giugno 2019, si potrebbero valutare strategie di matrice long da 65 dollari con stop loss a 60 dollari e obiettivo principale a 66,25 dollari. (Money.it)
(Teleborsa) - Chiusura del 5 aprile. Rialzo marcato per il petrolio quotato all'ICE di Londra, che archivia la sessione in utile dello 0,97% sui valori precedenti. Il dominio dei ribassisti alimenta attese negative per la prossima sessione con target potenziale posto a quota 60,37. (Teleborsa)
Nuove evidenze tecniche classificano un peggioramento della situazione per il greggio WTI, con potenziali discese fino all'area di supporto più immediata vista a quota 57,85. Le attese per la sessione successiva sono per una continuazione del ribasso fino all'importante supporto posizionato a quota 56,92. (Teleborsa)
Ci sono buoni motivi perché il petrolio possa scendere in area 46 dollari prima di ripartire al rialzo: Le indicazioni dell’analisi grafica. Il petrolio (prezzo in tempo reale) ha chiuso la seduta del 1 aprile a quota 61,45 dollari in rialzo del 3,87% rispetto alla seduta precedente. (Proiezioni di Borsa)