È “quartier generale di Babbo Natale”. FAO Schwarz arriva a Milano (di I. Betti)

E non c’è alcun dubbio si tratti di FAO Schwarz perché un cartello ne riporta il nome

Come la storia dimostra, la voglia di grandi e piccini di varcare la soglia di uno store FAO Schwarz non si è mai spenta.

Gli anni ’90 sono quelli di maggiore espansione e i negozi Schwarz arrivano a essere 42 in tutti gli Stati Uniti.

Allora, lo stesso Schwarz proclamò il suo negozio “quartier generale di Santa Claus” a New York (L'HuffPost)

Su altri giornali

Il conto alla rovescia segna meno due: giovedì 28 ottobre apre al pubblico a Milano Fao Schwarz, il negozio di giocattoli americano che dalla Quinta Avenue di New York - la sede storica, prima del trasloco nella Rockfeller Plaza - arriva in via Orefici 15, all'angolo con piazza Cordusio. (La Repubblica)

Nel 1862, sulla scorta di questo successo, aprì il suo negozio, trasferendosi nel 1870 a New York, nell'isola di Manhattan Il fondatore del negozio di giocattoli nacque da una famiglia di origine tedesche nel 1836 a Herford, nell'antico impero prussiano. (IL GIORNO)

Duemila giocattoli su tre piani di negozio per un totale di 600 metri quadrati dove i bambini potranno giocare e gli adulti tornare bambini. Apre da domani a Milano nella centrale piazza Cordusio uno dei negozi di giocattoli più famoso del mondo, Fao Schwarz. (Corriere del Ticino)

Duemila giocattoli su tre piani di negozio per un totale di 600 metri quadrati dove i bambini potranno giocare e gli adulti tornare bambini. I giocattoli saranno personalizzabili, ci saranno show di magia e non mancherà il favoloso mondo di Harry Potter (La Stampa)

Sarà presente sabato 30 ottobre alla deposizione della corona d’alloro presso la lapide agli Autieri caduti per la patria e successivamente alla messa. Domenica 31 ottobre sarà all’ammassamento e schieramento dei radunisti. (MI-LORENTEGGIO.COM.)

Dopo gli store a Londra e in Irlanda, e nel mondo a Beijing, in Cina, fanno il loro ingresso a Milano ben 600 metri quadrati, tre piani, duemila giocattoli (di cui il 60% in esclusiva). (Corriere della Sera)