Sciopero Cgil e Uil: caschi gialli in piazza, fermi i mezzi pubblici. «Basta morti sul lavoro»

La Stampa INTERNO

Decine di caschi gialli in 4 piazze del Piemonte per dire basta ai morti sul lavoro, una delle motivazioni dello sciopero di quattro ore, otto nel settore edile, indetto da Cgil e Uil a livello nazionale in tutti i settori privati. A Torino manifestazione in piazza Castello davanti alla Prefettura, le altre iniziative ad Alessandria, a Novara e a Cuneo. «Abbiamo chiesto alle lavoratrici e ai lavoratori di scioperare un'altra volta per fermare le morti sul lavoro, per cambiare un sistema economico che sta producendo precarietà e insicurezza, e che purtroppo genera infortuni e morti. (La Stampa)

La notizia riportata su altre testate

“In Italia si è svalutato troppo il lavoro e leggi introdotte in questi anni stanno favorendo un modello di fare impresa fondato sullo sfruttamento. Nel giorno dello sciopero generale al quale la Cisl non ha aderito, nemmeno dopo la strage di Suviana, Maurizio Landini attacca Luigi Sbarra. (Il Fatto Quotidiano)

/ pavia (Necrologie La Provincia Pavese)

Un lenzuolone nero è stato srotolato ieri mattina per le strade è il protagonista metaforico della scia di morti sul lavoro, ancora più scuro dopo la strage di tre giorni fa alla centrale idroelettrica di Bargi, nel bolognese. (il Resto del Carlino)

Sciopero 11 aprile: da piazze delle Marche, lavoratori chiedono risposte sulla sicurezza Altri 28 morti sui luoghi di lavoro nel 2023. CGIL e UIL: "una vera e propria guerra civile" 379 Letture Cronaca (Senigallia Notizie)

COSENZA – In una manifestazione che ha colorato le strade di Cosenza con striscioni incisivi e taglienti, lavoratrici e lavoratori del comparto privato, rappresentati dalla Cgil e dalla Uil, hanno espresso ferma determinazione nel rivendicare maggiore sicurezza sul lavoro e abbattere il flagello della precarietà. (Quotidiano del Sud)

"Perdere un figlio, un marito o qualsiasi altra persona sul lavoro è vergognoso e non deve più capitare a nessuno. Protesta e mobilitazione per rivendicare al Governo "una nuova legislazione che contrasti il lavoro precario, i subappalti nella logica del ribasso, i contratti sfavorevoli per i lavoratori, gli scarsi controlli, l’inaccettabile scarsa sicurezza sul lavoro". (il Resto del Carlino)