Con la riapertura delle attività spunta la “Tassa sul Covid”. La prova negli scontrini

Tiscali.it ECONOMIA

Secondo l’associazione dei consumatori, bar, parrucchieri ed estetisti stanno ritoccando i prezzi al rialzo con quella che è già stata ribattezzata “Tassa Covid”.

E non sono piacevoli visto che si tratta dell’aumento dei prezzi non troppo velato ma addirittura evidenziato negli scontrini.

Con la riapertura delle attività commerciali chiuse per un lungo peridio a causa del coronavirus, arrivano le soprese per i consumatori. (Tiscali.it)

Ne parlano anche altri media

A Milano, sono rari i locali in cui il caffè costa ancora 1 euro, come prima della chiusura obbligatoria di marzo. Nella maggior parte dei casi, sono state attaccate poche decine di centesimi, ma in centro si arriva a pagare fino a 2 euro per un espresso. (La Legge per Tutti)

Tassa di sanificazione. La prassi della tassa Covid è riscontrata e denunciata anche dall’Unione nazionale consumatori. Il Codacons denuncia aumenti medi del 25% per taglio capelli o messa in piega. (il Fatto Nisseno)

I protocolli di sicurezza, quindi, li pagano i clienti e variano dai 2 ai 4 euro per ogni scontrino. Che i prezzi erano stati ritoccati al rialzo ce ne eravamo resi conto anche noi, ma con la fase 2 alcuni esercenti stanno applicando sullo scontrino quella che è stata chiamata la TASSA COVID, per la messa in sicurezza dei locali. (Ultim'ora News)

Le regole per parrucchieri ed estetisti. Le nuove regole sulla Fase 2 prevedono misure di sicurezza molto “stringenti” per gli esercizi commerciali. Gli italiani hanno iniziato a tornate nei negozi, dai parrucchieri, dagli estetisti e nei bar. (Centro Meteo italiano)