Covid-19, i tamponi ora diventano positivi con giorni di ritardo rispetto ai sintomi

Wired Italia SALUTE

Il ritardo, invece, dipende ora da questioni prettamente biologiche, nel senso che molte persone manifestano sintomi compatibili con il Covid-19 risultando però ancora negative, arrivando a positivizzarsi solamente quando ormai i sintomi si sono affievoliti o addirittura sono del tutto scomparsi.

Secondo, l'arrivo di un tampone positivo quando ormai la malattia e in via di guarigione crea qualche stortura burocratica, nel senso che porta a iniziare il periodo di isolamento quando ormai potrebbe volgere al termine, favorendo indirettamente la trasmissione virali nelle giornate iniziali della malattia, quando si è già sintomatici. (Wired Italia)

La notizia riportata su altre testate

Un’anomalia rispetto al primo periodo della pandemia che viene riscontrata da un numero crescente di pazienti nel mondo: a segnalarlo è The Atlantic. Medici e scienziati si interrogano su quali possano essere le cause del fenomeno (L'HuffPost)

Ebbene, i bistrattati tamponi antigenici (i rapidi, per intenderci) risultano più efficaci dei molecolari – il “gold standard” nella diagnostica – nel determinare se un paziente positivo è anche infettivo. (Fanpage.it)

Il Covid-19 però ha anche abituato a continui cambiamenti e quello del problema dei tamponi come strumento di monitoraggio è solo l’ultimo della lista. A questo punto della pandemia di Covid-19 si sta presentando un problema che fino a pochi mesi fa era impensabile: i tamponi non funzionano più. (Money.it)