Il balcone, il modellino e il drone: così gli Usa hanno ucciso Al Zawahiri

Corriere della Sera ESTERI

Ora lo scettro potrebbe passare ad un altro egiziano, Seif al-Adel, un veterano della prima ora, molto esperto ma con un punto debole.

È accaduto con Osama, con il Califfo al-Baghdadi e ora con Ayman al-Zawahiri ucciso da un drone Usa a Kabul alle 6.18 di domenica.

Il personaggio Al Zawahiri è stato un ideologo importante, per anni è stato un numero due di grande peso spingendo per la linea internazionalista del jihadismo. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Detto questo, l’eliminazione del leader del Terrore avrebbe dovuto essere accolta con esultanza dal mondo, invece ha suscitato qualche annoiato commento. Questi proiettili a lame rotanti sarebbero frutto di un’alta tecnologia americana, i cui ingegneri forse si sono ispirati a Goldrake, e servirebbero a limitare le vittime collaterali, com’è avvenuto nel caso specifico. (Piccole Note)

La newsletter America-Cina ed è uno dei tre appuntamenti de «Il Punto» del Corriere della Sera. Aveva 13 anni Dmytro, era e faceva coppia con sua sorella Xenia, due anni più grande di lui. (Corriere della Sera)

Un lavoro che i servizi segreti statunitensi hanno definito "attento, paziente e persistente" e che non si è mai fermato dal 2011, anno in cui fu ucciso il fondatore di Al Qaeda, Osama bin Laden. Il 1° luglio, Biden è stato informato su un'operazione proposta nella Situation Room della Casa Bianca da membri del suo gabinetto, incluso il direttore della CIA William Burn. (Fanpage.it)

Queste azioni sono contro gli interessi degli Stati Uniti, dell’Afghanistan e della regione”, affermano i talebani in una nota. Nonostante questo gli Stati Uniti hanno le prove che al-Zawahiri è morto. (Il Sole 24 ORE)

Non è stato così e Biden lo ha rivendicato davanti all’opinione pubblica mondiale, raccontando di un blitz pianificato da sei mesi. Tuttavia in quelle settimane tumultuose Biden aveva assicurato che il rientro delle truppe non avrebbe compromesso «la sicurezza degli Stati Uniti». (Corriere della Sera)

Gianandrea Gaiani, direttore di Analisi Difesa, ritiene che gli americani potrebbero essere stati imbeccati pure da Islamabad, in rotta di collisione con i taleban Prima di aprile, le ali della Cia potrebbero aver ascoltato conversazioni telefoniche riservate fra membri di al-Qaeda disattenti alla sicurezza e vicini al leader, carpendo informazioni preziose. (Avvenire)