Trecentocinquanta veneti a rischio suicidio per il covid: “Chiamate il servizio inOltre”

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Trentanove veneti ad altissimo rischio suicidio a causa del covid e 312 ad alto rischio.

Solitudine, angoscia, preoccupazione e nessuna possibilità di venire fuori dal buio della situazione: queste sono le tematiche che i cittadini raccontano quando si affidano al servizio inOltre chiamando il Numero Verde.

Il rischio suicidario è aumentato nella fase post Covid, quando l’isolamento, la perdita del lavoro precario e le fragilità sono aumentate

Sono i numeri del servizio InOltre, nato per volontà del direttore del reparto di Psicologia Clinica Ospedaliera dell’Ospedale Alto Vicentino Santorso Emilia Laugelli nel giugno del 2012. (altovicentinonline.it)

La notizia riportata su altri media

È un trend nazionale confermato anche su scala regionale, grazie al monitoraggio eseguito dal Servizio Psicologico InOltre della Regione Veneto. “Una realtà nuova e preoccupante, che apre una finestra particolarissima sulle vicende legate al Covid” commenta Manuela Lanzarin, assessora alla Sanità della Regione Veneto. (Il Mattino di Padova)

E ancora non c’è la risposta se il tumore per il quale Pelé è stato operato sabato scorso sia maligno o benigno. In particolare l’ANSA riporta le dichiarazioni di Marco Aurelio Souza, reporter di Globo Tv:. (Calcio In Pillole)

“Dobbiamo fare in modo che la scuola resti aperta, abbandonando per sempre la Dad. Zaia dice addio per sempre alla Dad: “Una devastazione, psicologica e formativa” Di. “Il 13 settembre, giorno della ripresa saremo in trincea con le scuole sentinella e con i tamponi molecolari, rapidi e salivari. (Orizzonte Scuola)

“Noi dal 13 settembre siamo in trincea - ha spiegato il governatore Luca Zaia - Abbiamo acquistato un milione di salivari molecolari. Leggi anche Le “scuole sentinella”: ecco gli istituti in Veneto in cui saranno effettuati i test anti-Covid sugli studenti. (il mattino di Padova)

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Oggi sono 62 e sono così distribuiti: 19 nell'area non critica di Borgo Roma, 5 nella terapia intensiva di Borgo Trento, 19 a Legnago (di cui 3 in terapia intensiva), 2 nell'area non critica di San Bonifacio, 3 Villafranca di Verona (di cui 1 in terapia intensiva), 12 di Negrar (di cui 1 in terapia intensiva) e 2 nella terapia intensiva di Peschiera del Garda. (VeronaSera)