Telecomunicazioni, la Corte di giustizia Ue: l'Agcom può imporre periodo minimo per offerte e fatture

Italia Oggi INTERNO

L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom)può imporre una periodicità minima, da un lato, per il rinnovo delle offerte commerciali, e dall'altro, per la fatturazione dei servizi di telefonia fissa e mobile. Lo ha stabilito la Corte di giustizia dell'Unione europea nella questione pregiudiziale introdotta dal Consiglio di Stato italiano sull’interpretazione di due direttive europee in materia di comunicazione elettronica sollevata nell'ambito di controversie tra quattro operatori di telefonia fissa e mobile operanti in Italia, ossia Fastweb spa, Tim spa, Vodafone Italia spa e Wind Tre spa, e l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. (Italia Oggi)

La notizia riportata su altre testate

Nella giornata di oggi, 8 Giugno 2023, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha depositato la sentenza relativa alla nota vicenda della fatturazione a 28 giorni applicata alcuni anni fa dagli operatori di telefonia italiani, ossia la cosiddetta “tredicesima dei consumatori“, in particolare confermando la legittimità dell’intervento di AGCOM sulla periodicità della fatturazione dei contratti di telefonia. (MondoMobileWeb.it)

Una decisione della Corte di giustizia europea segna un punto a favore dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. La querelle va avanti da tempo e vede da un lato quattro operatori di telefonia fissa e mobile operanti in Italia (Fastweb, Tim, Vodafone Italia e Wind Tre) e dall'altro lato l'Autorità. (QuiFinanza)

L'Agcom ha tutto il diritto di imporre alle compagnie telefoniche una periodicità minima per il rinnovo delle offerte commerciali e la fatturazione dei servizi di telefonia mobile e fissa. Così la Corte Ue segna un punto a favore della Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni per l'annosa questione delle bollette a 28 giorni. (la Repubblica)

Telco, la Corte Ue dà ragione all'Agcm sulla fatturazione a 28 gg di Francesco Machina Grifeo L'Autorità garante per la concorrenza italiana aveva il potere di imporre (delibera n. (NT+ Diritto)