Riparte la stagione delle spiagge senza che la questione «concessioni balneari» sia stata risolta

Panorama INTERNO

La stagione sulle spiagge italiane sta per partire e dove siamo? Fermi, dove eravamo mesi fa. L’11 aprile migliaia di imprenditori balneari sono scesi in piazza a Roma per chiedere al governo di uscire dal “vedremo” e dare una risposta ad un comparto che conta 10mila stabilimenti e occupa più di 44mila persone. La richiesta è di un decreto-legge prima dell’inizio della stagione turistica, per cristallizzare la mappatura delle spiagge realizzata dal governo e consegnata alla Commissione europea per risolvere la questione concessioni. (Panorama)

Ne parlano anche altre testate

(Adnkronos) – Le spiagge sono una risorsa “sicuramente scarsa” e la scadenza delle concessioni balneari al 31 dicembre 2023 deve essere rispettata, e dunque vanno disapplicate le proroghe alla fine del 2024. (Entilocali-online)

Una sentenza, quella del Consiglio di Stato, che di fatto va dritta contro il governo. Si parla di concessioni balneari, che devono essere disapplicate poiché la risorsa-spiaggia "è scarsa". (Liberoquotidiano.it)

Il Consiglio di Stato conferma la scadenza delle concessioni demaniali per le spiagge al 31 dicembre 2023, obbligando così le amministrazioni a disapplicare eventuali deroghe al 31 dicembre del 2024, e si richiama “ai principi della Corte di Giustizia Ue” per dare “immediatamente corso alla procedura di gara per assegnare la concessione in un contesto realmente concorrenziale”. (LA NOTIZIA)

RIMINI. Sono quindi da disapplicare le eventuali deroghe al 31 dicembre 2024 e si chiede di dare «immediatamente corso alla procedura di gara per assegnare la concessione in un contesto realmente concorrenziale». (Corriere Romagna)

È stata confermata la scadenza delle concessioni demaniali per i lidi al 31 dicembre dello scorso anno. Si dà così avvio "alla procedura di gara per assegnare la concessione in un contesto concorrenziale". (Sky Tg24 )

Nella sentenza si sottolinea che la risorsa spiaggia "è scarsa". (Gazzetta del Sud)