Martina, i giudici in camera di consiglio: gli accusati non chiedono di intervenire

LA NAZIONE INTERNO

In aula erano presenti i due giovani condannati e i genitori di Martina, Bruno Rossi e Franca Murialdo, che hanno lottato a lungo per far riaprire il caso.

Le difese dei due imputati nell'udienza dello scorso 14 aprile avevano chiesto l'assoluzione per i loro assistiti e in subordine in caso di condanna la concessione delle attenuanti generiche

I due imputati non hanno rilasciato dichiarazioni spontanee come invece era stato annunciato alla vigilia. (LA NAZIONE)

Se ne è parlato anche su altre testate

Dopo una serata trascorsa fuori, Martina Rossi sarebbe rimasta sola in camera con i due che, a quel punto, avrebbero tentato di abusare di lei. La prima ricostruzione sulla morte di Martina Rossi. La vicenda riguarda Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi, entrambi accusati di tentata violenza sessuale nei confronti della ragazza di Genova. (VNews24)

Dichiarato, invece, prescritto il reato di morte in conseguenza di altro reato. Il mio primo pensiero è andato a lei, ai suoi valori, a lei che non ha fatto niente e ha perso la vita” (ART News - Agenzia Stampa)

Quella notte gli altri giovani si appartano e Martina, per non rimanere sola, sale in camera dei due amici. shadow. Luca Vanneschi, Alessandro Albertoni, Martina Rossi. La storia di Martina Rossi comincia il 3 agosto 2011. (Corriere Fiorentino)

cronaca. (Adnkronos) - "I giudici hanno riconosciuto che nostra figlia è stata ammazzata, non è morta per un gioco". Martina purtroppo no, non potrà fare niente: è stata condannata a morte dieci anni fa (SassariNotizie.com)

La corte di appello di Firenze ha condannato a 3 anni ciascuno Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi, imputati nel processo bis di secondo grado sul caso della morte di Martina Rossi, la studentessa 23enne deceduta il 3 agosto 2011 precipitando da un balcone dove era in vacanza a Palma di Maiorca (Spagna). (Internapoli)

Le difese dei due imputati nell’udienza dello scorso 14 aprile avevano chiesto l’assoluzione per i loro assistiti. In primo grado ad Arezzo il 14 dicembre 2018 i due imputati vennero condannati a 6 anni di reclusione per tentato stupro e morte in conseguenza di altro reato (poi estinto per intervenuta prescrizione). (Caffeina Magazine)