Le condizioni della Francia per il prestito a Renault: basta delocalizzazioni

Play Replay Play Replay Pausa Disattiva audio Disattiva audio Disattiva audio Attiva audio Indietro di 10 secondi Avanti di 10 secondi Spot Attiva schermo intero Disattiva schermo intero Skip Il video non può essere riprodotto: riprova più tardi.

Secondo Le Maire, Renault dovrebbe entrare nell'alleanza franco-tedesca per le batterie elettriche di cui fanno già parte il gruppo Psa, Total e Saft.

Per l'esponente dell'esecutivo questo significa che la Renault deve, ad esempio, "Fermare lo sviluppo delle capacità produttive all'estero, come è stato fatto negli ultimi anni". (EuropaToday)

Ne parlano anche altre fonti

Alla Borsa di Parigi il titolo Renault ha permesso meno del 3%, mentre l’indice Cac 40 ha concluso sulla parità. Ma Le Maire ha aggiunto che non firmerà assegni incompleti e se Renault cerca aiuti (si è parlato di 5 miliardi) dallo Stato dovrà tutelare il lavoro in Francia (Tecnoandroid)

Anche lo stabilimento di Flins potrebbe subire un destino di ridimensionamento o chiusura, assieme ad altri stabilimenti sul territorio francese. Lo stato francese infatti possiede il 15% della Casa e potrebbe immettere liquidità per risollevarne le sorti. (Motor1 Italia)

Ma i soldi del magnate Mazepin possono essere la svolta. Addio sogni di grandeur. Il passaggio all’era delle power unit ibride ha segnato l’inizio di una crisi infinita per la Régie. (La Gazzetta dello Sport)