Play Replay Play Replay Pausa Disattiva audio Disattiva audio Disattiva audio Attiva audio Indietro di 10 secondi Avanti di 10 secondi Spot Attiva schermo intero Disattiva schermo intero Skip Il video non può essere riprodotto: riprova più tardi. Secondo Le Maire, Renault dovrebbe entrare nell'alleanza franco-tedesca per le batterie elettriche di cui fanno già parte il gruppo Psa, Total e Saft. Per l'esponente dell'esecutivo questo significa che la Renault deve, ad esempio…
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Ma sembra preistoria anche quando il marchio francese conquistava Mondiali a ripetizione come fornitore della Red Bull di Sebastian Vettel nelle ultime stagioni dei V8 aspirati (2010-2013). La casa francese valuta il taglio di 8 mila posti di lavoro: la F.1 non è una priorità. Ma i soldi del magnate Mazepin possono essere la svolta. Addio sogni di grandeur. Il passaggio all’era delle power unit ibride ha segnato l’inizio di una crisi infinita per la Régie.
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Anche lo stabilimento di Flins potrebbe subire un destino di ridimensionamento o chiusura, assieme ad altri stabilimenti sul territorio francese. Un piano cruciale che potrebbe però non bastare per risollevare le sorti della Casa francese, almeno secondo le parole del Ministro dell’Economia francese. Lo stato francese infatti possiede il 15% della Casa e potrebbe immettere liquidità per risollevarne le sorti.
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Auto: in cosa consiste il futuro della società. Tra 4 giorni esatti il gruppo esporrà il suo piano valido fino al 2022. Alla Borsa di Parigi il titolo Renault ha permesso meno del 3%, mentre l’indice Cac 40 ha concluso sulla parità. Tempi duri anche per l’Alleanza Renault Nissan. Ma Le Maire ha aggiunto che non firmerà assegni incompleti e se Renault cerca aiuti (si è parlato di 5 miliardi) dallo Stato dovrà tutelare il lavoro in Francia
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