Termini, assolti i genitori accusati di aver abusato della figlia lesbica

La Repubblica INTERNO

Il Gup del tribunale di Termini Imerese Claudio Emanuele Bencivinni ha assolto i genitori di una giovane che aveva sostenuto di essere stata abusata dal padre perchè lesbica.

"Dispiace che il giudice - scrive in una nota il patrono di parte civile - non abbia condiviso il lavoro e le conclusioni della Procura

Non sono note le motivazioni della decisione, ma di fatto il giudice non avrebbe ritenuto riscontrate le dichiarazioni della persona offesa, costituita parte civile, con l'assistenza dell'avvocato Giuseppe Bruno. (La Repubblica)

La notizia riportata su altre testate

Il giudice Claudio Emanuele Bencivinni ha assolto due genitori che erano stati accusati dalla figlia di maltrattamenti, stalking e il padre anche violenza sessuale. “Meglio morta che lesbica”, le avrebbe urlato la madre dopo avere letto alcuni messaggi sul cellulare. (Quotidiano di Sicilia)

La ragazzina "si è inventata tutto". Tutto inventato, dalle botte alla violenza sessuale da parte del padre. Ed invece dietro ci sarebbe stato un piano da parte della ragazza: togliere di mezzo i genitori e portargli via l’attività commerciale e i soldi. (Livesicilia.it)

«Meglio morta che lesbica», le avrebbe urlato la madre dopo avere letto alcuni messaggi sul cellulare. La figlia aveva raccontato di essere stata violentata dal padre perché omosessuale. (Giornale di Sicilia)

Bugie che avevano fatto finire i genitori in carcere e che avrebbe raccontato soltanto per interessi economici: appropriarsi dell'attività commerciale e dei soldi della famiglia. La Procura aveva invece chiesto una condanna a 8 anni per il padre, S. (PalermoToday)

Il giudice Claudio Emanuele Bencivinni ha assolto due genitori che erano stati accusati dalla figlia di maltrattamenti, stalking e il padre anche violenza sessuale. I due genitori erano stati arrestati all’inizio della terribile storia e rilasciati dopo l'interrogatorio di garanzia pochi giorni dopo. (La Sicilia)

Il fratello e la sorella della presunta vittima, peraltro, hanno sempre difeso la madre e il padre Bugie che avevano fatto finire i genitori in carcere e che avrebbe raccontato soltanto per interessi economici: appropriarsi dell'attività commerciale e dei soldi della famiglia. (Today.it)