Assange e il dovere di accettare il processo

la Repubblica ESTERI

Pur avendo violato la legge, Julian Assange “ha fatto la cosa giusta” rivelando, o meglio, favorendo la rivelazione, di abusi ed atrocità governative.

Per capirlo basta leggere le parole che Leonardo Sciascia dedica, ne Il Contesto, all’irrilevanza della giustizia, all’inesistenza dell’errore giudiziario e al ruolo della sentenza come atto conclusivo di un processo “burocratico”.

Certo, per tornare al punto, è diffusa la preoccupazione che il processo ad Assange non sarà giusto ma, ancora una volta, questo è irrilevante. (la Repubblica)

Su altri giornali

Il colonialismo, infatti, non funziona solo commettendo genocidi e depredando risorse naturali, ma anche negando beni immateriali (la proprietà intellettuale) che servono a salvare vite umane. In definitiva, l’accordo rigetta la proposta volta a sospendere tutti i diritti di proprietà intellettuale su farmaci, vaccini e dispositivi medici utili a contrastare il COVID-19. (Agenda Digitale)

E arriveranno anche le cavallette (anzi, ci sono già, in Sardegna) C’è stata la pandemia, poi la guerra, ora la crisi energetica, la fame e la siccità. (La Stampa)